Oliena non è aliena

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Oliena non è per nulla aliena. Si tratta di un oggetto di design progettato dall'amico designer Mauro Olivieri che sarà a disposizione del mercato a partire proprio da questa settimana. L'oggetto è nato con lo scopo di fornire il più ampio prospetto organolettico all'olio. Sensuale e sensoriale, oliena consente al degustatore di poter valutare con tutti i sensi un olio extra vergine di oliva.

Ma, come ben sappiamo, da cosa nasce cosa, nel senso che guardando questo oggetto con qualche amico chef (qualcuno ce l'ho), sono uscite diverse opzioni possibili sul suo utilizzo. Si, perché su questo piatto e dentro questo contenitore (oliena è in realtà un oggetto doppio) ci si potrebbero mettere anche alimenti diversi intesi come elementi, comunque legati all'olio, valorizzandoli al meglio.

Il valore aggiunto di un piatto servito al ristorante, si potrebbe costruire anche intorno o all'interno del "vasellame" che diventa parte integrante, rendendo meno effimero il rito del pasto. Ricordo una variazione di pomodoro realizzata da una nota chef bistellata che non trovava uno sbocco adeguato a valorizzarne il lavoro e il tempo impiegato per progettarlo e renderlo gradevole al tavolo. Le cinque diverse preparazioni trovarono finalmente la loro collocazione all'interno di un "piatto" molto particolare -ed anche assai costoso- che ne faceva risaltare l'importanza davanti agli occhi del cliente, che diversamente avrebbe potuto storcere il naso davanti al prezzo di quello che comunque restava un piatto di pomodori ...

Ecco, salse, maionesi, pinzimoni, zuppette o chissà cos'altro stimolerà la mente dei cuochi che la guarderanno ... sono curioso di vedere come sarà recepito questo oggetto olistico, che coniuga tanti aspetti relativi al design e al food design, lasciando parecchio spazio all'immaginazione.