Marco 50&50
Che non si sappia in giro ma desidero confidarvi un segreto, da inesperto&sprovveduto quale sono, mi sono spesso dedicato all'acqua e non al vino. Anche recentemente, tratto in inganno dal nome della località ho fatto lo stesso.
Dopo le foto di rito ponticello-ruscello mi sono sottratto al rito della visita in cantina e all'acquisto di un Rossese come si deve, questa cosa mi è sempre rimasta qui, sto indicando lo stomaco, oggi, dopo un paio d'anni, mi sono tolto un peso e uno sfizio.
La focaccia ligure apre una serata di tutto rispetto...
...che si chiude con un trancio sfaldato di baccalà al pomodoro&cipolle
Ma oggi mi sento belino più del solito e, a cottura ultimata, nel mio minestrone lombardo con fagioli abbondanti per un mezzo toscano...
...metterò pesto ligure a guarnire e, a crudo, un buon olio della provincia di Imperia e pepe nero.
Il Testalonga di Antonio Perrino, nato nella più antica cantina di Dolceacqua si toglie il cappello, prende fiato e si accomoda con me a cena, è un ospite come pochi, di quelli che sanno stare a tavola con tutti, che non vuol dire fare gli "amiconi"... Conversa con la focaccia, scambia due battute e qualche risata con il pesce al sugo ma, soprattutto, trova l'intesa "complementare" con il minestrone.
Quell'intesa che le persone cercano, quella fatta a volte anche di poche parole, di assenza-presenza, di silenzi che non pesano, non quei silenzi pesanti di quando non c'è nulla da dire perché a volte, tra le persone, basta una battuta, uno sguardo d'intesa, un gesto, come quello di chi mi ha fatto dono di questo splendido Rossese targato duemilatredici di gradazione percettibile che è già entrato a far parte dei miei bei ricordi.
M 50&50
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