Mi arriva una telefonata, è lo chef Fabio Barbaglini che mi avverte che la sera che sarò a casa sua, nella quiete del ristorante
Cosa fare, rinunciare oppure cedere alle rassicurazioni dello chef e provare le capacità della brigata anche senza la guida del condottiero?
Ma certo che si, parto lo stesso troppa è la voglia di rilassarmi nella bella piscina dello splendido albergo e poi farmi coccolare a tavola coi piatti di cui si dicono meraviglie. Sarà una buona idea?
Ebbene si, mi sono proprio divertito, tralasciando il pane che proprio non mi ha convinto, i piatti mi hanno fatto più di una volta sobbalzare sulla sedia, divertenti e dissacranti quanto basta, caratterizzati da una acidità sferzante che non annoia mai, qui non si cerca la piacioneria, il dolce ruffiano che accontenta i più, si cerca di far crescere il cliente, di insegnargli che lasciandosi prendere per mano si può mangiare anche con la testa e non solo con la pancia e soprattutto che anche acido ed amaro possono essere buoni e stimolanti basta non fermarsi alle apparenze.
Non è facile proporre una cucina del genere in un albergo cinque stelle e quindi questo menu "talebano " è proposto solo al venerdì sera e su penotazione, e in una sera di fine luglio e di grande affluenza, noi siamo stati gli unici a provarlo, ma anche la carta "normale" propone piatti invitanti e la possibilità, più unica che rara, di comporsi il proprio percorso gustativo scegliendo liberamente dalla carta.
Ora dovrei fare l'elenco dei piatti e scrivere le sensazioni, i passaggi, le assonanze e le dissonanze, ma sarebbe inutile perché questi piatti probabilmente non li trovereste più perché il Puro è un menu sartoriale e vi verrà cucito su misura per voi quando mai deciderete di provarlo. E poi il blog degli Armadilli è bello perché si può scrivere le proprie emozioni in libertà senza strutture prestabilite, e così è anche la cucina di Barbaglini dove la tecnica c'è ed é cristallina, ma si esprime al meglio quando la si lascia libera di fluttuare e regalare sorprese nella forma e nella sostanza. -Luca Canessa-
La Cassolette - Fabio Barbaglini
Ahimè, l'assenza di Barbaglini l'ho verificata anch'io, sara' un caso? Mah spero di si, anche se questa volta è giustificatissima mi indispettisce sempre di piu' il fatto di non trovare gli chef al loro posto, capita un po' troppo spesso ultimamente e a certi livelli.
RispondiEliminaVolevo chiedere infine all'amico Canessa come si è trovato sul lato vini, a me/noi avevano servito uno Chateau Musar White '90 nella frappeuse, freddissimo.. e stato un momento veramente imbarazzante ;-(
... pare che negli ultimi mesi sia approdato un valido maitre, uno che non ti porterebbe mai un Musar a -10° :-)
RispondiEliminaE così anche il servizio sarà sicuramente migliorato.
Il lato vini è stato volutamente tralasciato, perché poco interessante, la carta dei vini ha diverse etichette interessanti, ma niente di più e si capisce subito che l'interesse attorno al mondo enologico è piuttosto modesto.
RispondiEliminaComunque abbiamo bevuto un Larmandier-Bernier che è andato giù che è un piacere:-)
Luca C
Vero il nuovo maître ci sa fare
RispondiEliminaLuca C
... e ci mancherebbe, arriva da un due stelle ;-)
RispondiEliminaQuale due stelle?
RispondiEliminaSe si può fare un po' di gossip:-))
Luca c
apprezzabile la gentilezza dello chef che prende il telefono e avvisa personalmente il cliente dandogli facoltà di andarci o no, questo è importante, eticamente.
RispondiEliminaquale due stelle... mmm,zona laghi versante piemontese..., quindi l'ambizione è quella, però non diciamo altro, se portiamo rogna ;-)
RispondiEliminaInvece, lasciando il gossip, guardatevi questi "nostri" piatti targati 2008:
http://www.fabiobarbaglini.com/