A o B ?

- del Boss e Il Guardiano del Faro -

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Era verso le cinque del pomeriggio, faceva piuttosto caldo sul lungomare, non avevo mangiato niente a pranzo, avevo solo sete e quella maglietta a strisce orizzontali bianche e verdi appesa alla parete del pub mi ricordò lo sponsor del Celtic Glasgow. Una Tennent's, grazie! Springsteen a luci soft? E grazie ancora cherie. Mi concentro sulla camminata del Boss, ma guardalo, da picchiare i pugni sul bancone; ma guardalo bene sul finale del video, cammina con le spalle, quasi come Richard Gere, mi devo esercitare di più, sono questi i dettagli che fanno la differenza quando hai smesso di combattere con gli addominali.

Si poteva immaginare tutto sotto quella maglietta fina, ma per evitare che poi andasse a finire prevedibilmente con una sigaretta fumata nella notte sulla striscia bianca della mezzeria scoprendo che hai lasciato le unghie sulla mia pelle preferisco mordermi la lingua. Si vede dallo sguardo stanco, chissà quanti gli hanno rotto le scatole già solo in mezza giornata. Ma perché gli uomini sono così banali e monotoni. Esistono anche i lati di B di ogni situazione così come di ogni persona, dagli solo il tempo di voltarsi e te lo mostrerà, non sarà sempre piacevole ma prima o poi lo farà se sarà nel suo modo di fare. La Tennent's spinge forte, farà almeno nove gradi, e buttata giù così in due lunghi sorsi va dritta a riempire gli spazi lasciati liberi dall’acqua sudata. Fa liberamente il suo giro per il corpo, sono consenziente, mi tira un bel ceffone al cervello, mi modifica l’espressione del viso , mi rifila una bella zaffata di calore che va a dissiparsi verso le estremità di ogni arto prima di tornare allo scoperto, infradiciando anche la mia maglietta fina . La croce di malta si inceppa e la pellicola del mio film rimane qualche secondo in più del necessario sotto luce e si brucia. Il proiettore va immediatamente spento per salvare il seguito.

Buio, bisogna risistemare la pellicola qualche fotogramma dopo, tanto il pezzo precedente ormai è irrimediabilmente perduto, bruciato, fottuto, come un pezzo di intestino da togliere subito, come una battuta incauta, come quando uno sproposito ti è uscito autonomamente dalla bocca. Si può rimediare, ho sbagliato l'opzione A , dai anche a me una possibilità B , vedrai che mi invento qualche cosa prima di riaccendere il proiettore.

La prima cosa da fare è ordinare la seconda Tennent's e aspettare l’effetto B. Pausa, solo due chips, un attimo, adesso arrivo, il mio piano B è quasi pronto.

Secondo film, accendiamo. E' cambiata la scenografia, c’è luce, c’è gente: adesso è qui al fianco, non più dall’altra parte, adesso è dalla mia parte, solo fisicamente, ma neanche, perché è veramente troppo poco: magra, croccante e integra come una pellicola ancora da bruciare, ma pare non contenere nulla, vuole bruciare? Cosa è venuta dentro a fare, a bere il caffè ristretto? Oh mon cherie, ma fammi il piacere, pensi di far saltare il banco e il bancone tutto insieme nel tempo di un caffè? Il grasso oste te lo serve con l’occhio basso, non osa neanche un…non osa un niente, ma l'ho sentito di sotto, ti augura ogni bene, bontà sua. Guarda che nel tempo che tu hai ritenuta idonea la temperatura del caffè io ti ho già trovato dieci difetti, l’età consente di farlo, qui non stai con coetanei inebriati di energia teen start, qui stai clamorosamente mentendo con la tua presenza a quei poveracci con la bava alla bocca che all’inizio del mese fanno la coda alla posta, La Posta! Questa qui a fianco! Qui, fuori c’è anche la chiesa del quartiere! in questo bar ci fanno le festicciole per la cresima e le comunioni. Li hai ammutoliti tutti quei pensionati al tavolo, gli son caduti gli assi, che per un attimo, guardandoti, sono certo che se li sarebbero giocati insieme alla pensione sul momento, ma fortunatamente non la vuole mettere in politica nessuno, non ci crede più nessuno ormai negli azzurri, chimici o biologici che siano, o comunque non se lo possono permettere, e poi non lo meriti neanche. Non meriti neanche la mia attenzione, anche se ti sei messa di profilo sullo sgabello a fianco, e pure mentre stavo sufficientemente ben accompagnato: la sfida? Era quello il motivo? Ma Brava! Ti avevo già notato fuori, per strada, e come mai hai scelto proprio questo bar quando ce ne sono sette in cento metri? Ma visto che sei entrata per farti guardare da tutti adesso ti guardo proprio bene. Hai le orecchie troppo grosse, la mandibola squadrata, il trucco troppo pesante per quell'età e le scapole troppo sporgenti in proporzione a quella postura goffa con cui ti sei proposta. Devi ancora imparare a tenere dritta la schiena, se no il lato A chi lo vede. E non usare la coda dell'occhio destro in quel modo ingenuo, lo sai benissimo che tutti questi disgraziati ti stanno guardando con la loro coda dell’occhio, loro però stanno solo aspettando che ti rialzi , sai, ormai sono più pronti ad intravedere in un settebello una buona carta piuttosto che un bel ricordo teen start, qualche sfaccettatura gli sfugge, alcuni riflessi li possono aver persi, e così, entrando a quella velocità di passo gli sarà sicuramente sfuggito il tuo lato B . Quello si, da cineteca, quello si che l’hai appoggiato bene, in compensazione della carenza posturale di lato A. Non so cosa ti abbia detto la mamma, e non voglio neanche sapere cosa il papà, li immagino confusi, ma sai com’è, quella è una generazione che è stata abituata diversamente: due begli occhi e un glorioso lato A , quelle cose che trasmettevano una più o meno falsa ingenuità ma onestà di pensiero.

- gdf -