-del Guardiano del Faro -
VERCELLI - Città del riso e dei piccioni. Una bicchierata spensierata, pensata e poi messa al tavolo senza la minima difficoltà, prevedibilmente riuscita, così come tanti testi che scrivo già prima di lasciare il faro, tanto più o meno le situazioni si evolvono in maniera conforme all'archivio che sfoglio periodicamente. Non so di cosa sia morto Bob Noto : temo di assuefazione.
Tante cose piacevoli sono prevedibili quando hai a che fare con persone serie, quelli che fanno ciò che dicono, quelli che rivelano certezze e non se ne vogliono più separare, come gli amuse bouche e i pre dessert dai Costardi, stranamente simili se non uguali da anni. Stranamente perché i ragazzi sembrerebbero sempre in procinto di stupirti con qualche effetto speciale. Ma stupirti è anche non farlo quando te lo aspetti.
Dettaglio di cucina -l'amuse- che appartiene anche ad una tosta come Anne Sophie Pic ( per citarne una ) che ormai da 10 anni serve d'ufficio ai suoi clienti un amuse bouche uguale, una crema bruciata di foie gras con sorbetto di mela verde. Tu vai là e lo sai già.
Chissà, dietro ci potrebbe essere un motivo scaramantico -anche per i Costardi- che da anni servono all'inizio la calda parmentier di patate con -nascosta- una quenelle fredda di baccalà mantecato e alla fine -dalle parti del pre dessert- una panna cotta. Loro almeno cambiano il profumo, la salsa di complemento, la speziatura, ma quello è e quello resta, inamovibile, certi che in questa vita (come nelle altre) siamo sicuri solo di morire, dopo aver pagato tante tasse sulla sopravvivenza.
Difficile spiegarne il senso, non della vita, ma della nostra scelta condivisa di qualche giorno fa; quella di limitare i risotti nel Ristorante italiano dalla più ampia declinazione sul tema, di grande qualità e serviti normalmente nel "degustazione" nei noti barattoli pensati da Bob Noto.
Nessuno dei sette ha ordinato un barattolo di risotto.
Era qualche giorno prima che il grafico, gastronomo e fotografo ci lasciasse in eredità quei contenitori che oggi non vedremo in queste immagini. L'immaginario diventa realtà attraverso un pensiero.
Guardiamo avanti, perché apprendo che i Costardi hanno abbandonato i J.R.E. a favore de Le Soste, associazione che pare voglia svecchiare la propria identità, mentre sono proprio i Jeunes a sembrare meno giovani quanto a idee. I Bros ci hanno messo sopra le loro impronte digitali al menù, e anche le firme.
Le focaccine appena sfornate
Elisa Bellavia. Quando arrivo qui dai Costardi Bros i vini li sceglie lei. E io pago.
Se poi al tavolo c'è anche Fabrizio Nobili allora il danno è assai.
Da almeno 5 anni : parmentier di patate (calda) su baccalà mantecato (freddo) e polvere di cannella.
Più che un must una mascotte.
Bel colpo, finalmente un Riesling tedesco che non mi mette angoscia.
In un gran giardino d'inverno con aceto di birra spray ... era di birra?
Un viaggio in Bretagna con Hemingway
Branzino arrostito sulla pelle, beurre blanc e Martini dry
Il crudo di mare e verdure; salse, fiori, germogli ... Esagerati's Bros.
Se te lo ordina un bambino come glielo spieghi?
Uno dei migliori rossi della zona, anche servito al bicchiere
Ma Elisa lo sa che se non mi porta un Pinot Noir non me ne vado
Agnolotti piemontesi alla cacio e pepe, da tuffarsi.
Il grintoso aglio, olio e peperoncino, nel risotto ma senza barattolo.
Un boccone di piccione a Vercelli ci sta sempre
Ecco l'altra mascotte, però qui la salsa è cambiata.
Panna cotta resta comunque
FANTASTICO
I dessert di Manuel in carta sono : Gola, Invidia, Zabajone, Blu di bufala, fichi e pistacchi, Mango cioccolato e castagne, Maccaron apple, Caffè del Tiempo, Riso zucca e nocciola. Qui ne mancano solo due.
Dai ormai non è piu un bambino ma un preadolescente.
RispondiEliminaCmq gran bel pranzo.
F.