Chris715
Recupero il vino dalla mia cantina , già una bella sorpresa in quanto non ricordavo di averlo acquistato . Bhe dico la serata inizia bene . Salgo e metto subito la bottiglia in frigo e poi la abbatto ancora un po con la busta del ghiaccio.
Eccolo a temperatura giusta ! Si stappa. Il tappo è abbastanza piccolo quasi insignificante ma di ottima fattura; è sughero intero non agglomerato o truciolato.
Verso il vino . Mi sorprende il colore molto chiaro e luminoso , non trasparente ma quasi . Altro punto a favore i soli 12 vol. Dichiarati in etichetta , personalmente non amo i bianchi troppo alcolici . Lo metto al naso, è un po' troppo freddo, non emette profumi.
Lo lascio scaldare una decina di minuti . Inizia con i fiori di arancio, poi un susseguirsi di fiori bianchi, molto delicati. Una nota netta e persistente di resina di abete è presente . Sarà il legno mi dico. Il naso è molto molto delicato. Si fa fatica a sentire altro, purtroppo scaldandosi questa nota di resina , corteccia prende il sopravvento.
Sul palato è fantastico . Ecco qui gioca forte . Limone . Sto bevendo limone . Acidità pazzesca , un giovanotto . Questo vino andava bevuto credo tra 10 anni . È poco persistente . Ma a favore ha una bevibilita' eccezionale . Pericoloso . Limonata .
CHR715
Beh, niente male come diagnosi dopo la sola e unica visita. Anche meno freddo però, per capire meglio. I bianchi base di Coche, freschi, leggeri, citrici, verticali, poco alcolici ( ma dipende anche dalle annate ), e poi la sensazione resinosa latente (lunghi elevage che danno il profumo di mandorla e nocciola), e ancora il mitico tappino del cz, quello che ogni tanto è pure difettoso. Vino emozionante al dilà della sobria denominazione dal profilo basso.
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