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La tavola dello chef è solo una delle novità inserite in un progetto più vasto. Si, perché alle spalle dell'Aeroporto di Torino Caselle, dove finisce la caotica Torino ed inizia il rilassato Canavese non si dorme. Nuovi tavoli, apparecchiature, vasellame, vetrata sul giardino zen e piccoli dettagli aggiuntivi fanno ulteriormente la differenza, ma un gruppo di 15 addetti può anche dedicarsi a ben altro, e così oltre a collaborazioni esterne e servizi di vario genere proposti a clientela esterna al vero e proprio ristorante, ecco profilarsi un progetto assai ambizioso.
Un albergo modernissimo sta per essere completato dalle parti di Orbassano-Stupinigi. Un albergo eco compatibile che disporrà oltre che di qualche camera, anche di un paio di spazi ristorativi di diverso taglio ed un grande orto biologico di 1600 metri quadri. Work in progress, passeremo a vedere la nuova opera di design applicato all'ospitalità non appena sarà inaugurato.
Intanto la cucina, questa cucina, quella di Igor Macchia, Giovanni Grasso e Chiara Patracchini. Tre teste che si vede che lavorano in sincronia e non in antagonismo, e quando gli incastri riescono così bene si può immaginare solo un futuro radioso per questo raffinato ristorante torinese. Bravi tutti e arrivederci al nuovo albergo.
Maturato in alta montagna.
Ovviamente molto fresco e beverino.
Originale e piacevole
"Vallée d’Aoste D.O.C. Blanc de Morgex et de La Salle Metodo Classico
VITIGNO E VINIFICAZIONE
100% Prié Blanc biotipo Blanc de Morgex.
Il vino base svolge la prima fermentazione secondo il Protocollo Estremi.Tradizionale rifermentazione in bottiglia. Dégorgement non prima di 17 mesi.
Il vino base svolge la prima fermentazione secondo il Protocollo Estremi.Tradizionale rifermentazione in bottiglia. Dégorgement non prima di 17 mesi.
Insalata russa
Pomodoro e mozzarella (caldi) con rametti di pesto
Il cestino del pane con aggiunta di una tipologia aniciosa by Eugenio Pol
Il classico signature dish de La Credenza
Gamberi in pasta kataifi, patata schiacciata e gocce di peperoni
Insalata di mare ed alghe con fagioli di Pigna
Cotechino e polenta, lenticchie al wasabi e ricciolo di sedano
Uovo di Parisi su fonduta di formaggio di capra , topinambour, senape selvatica ...
La crema di mais con fegatini di piccione, olive taggiasche e origano
Fish and chips, piatto che per costruzione, complessità, presentazione e gusto, strizza l'occhio ad una seconda stella Michelin
Fusilli di farro, coda di bue brasata, zenzero e rucola
Foglie invernali di pasta fresca al cacao con lumache, castagne, caffè, olio di nocciole e crumble salato ...
Anatra, maionese di nocciole, cipolle brasate, riduzione di vino rosso e gruè di cacao
Meringata con sorbetto di yogurt, limone e verbena. Salsa di pesche tardive di Volpedo
Dopo la bollicine valdostana e un vecchio merlot (2003) di Bressan, qualche vizio dall'accento inglese
Notevole anche la mousse al cioccolato dulcey con nocciole sabbiate, gelato alle fave di Tonka, biscotto morbido e cioccolata colante
Per il buon viaggio e per ricordarsi che i dettagli sono quelli che fanno la differenza tra un ottimo ristorante ed uno eccellente, ormai sottovalutato rispetto a quel che vale
Igor Macchia e Giovanni Grasso
gdf
Devo ricordarmi quando vado in Val di Lanzo di fare una sosta,sempre piaciuta visivamente la loro cucina.
RispondiEliminaTMC
Sempre meglio centrati anche i sapori, anno dopo anno ...
EliminaBravi i ragazzi!!!!!!
RispondiEliminaFlavio