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Come Austin Powers si è fatto
personalizzare la Cooper questo beautiful
stranger dagli occhialetti verdi e dall’orologio più alieno mai visto
dai tempi dei visitatori degli spazi, quelli che con una V vincevano facile,
come lui del resto : il Visitatore Vanzelli ha spaccato in due la città delle due stelle. Due specchietti, dove non cadranno allodole, ma solo perché
troppo lontane dalle foreste bresciane, dove sarebbero così facili da cacciare con una Doppietta.
BRG direbbero a Londra, no, molto più fresco questo. Specchietti e vernici verde kiwi invece qui, scesi insieme ai frutti da quello yacht
targato Oakland che ormai se ne è andato lasciando uno strascico di alghe smeraldo. Invece questo ormeggiato qui
davanti targato Madeira lo tengo d’occhio io, quello dall’accento inglese
interessa anche a me. Un dubbio: che non fosse
scesa una sirena abbigliata di corallo invece di un corpulento all back tinto
di nero di seppia in direzione Agrodolce? Sai com’è: gli approdi sono paralleli.
C’è del verde anche sotto le insegne inglesi
della Cooper personalizzata, e ancora dentro i piatti del Valzelli bresciano che non si vuol
render conto che potrebbe ormai dare da mangiare (nel menù 35 euro) anche un manzo
all’olio ai cittadini dell’olio, mentre lui si ostina a fargli mangiare del
burro, quello che farà la differenza tra due gamberi, sempre se te la senti di fare due volte
di seguito lo stesso esercizio. La Doppietta, quella che abbatte gli uccellini. La prima volta si riprendono, ma dopo la seconda ...
Per tutta riposta ho fatto
ridipingere un faretto ai confini dell’Impero, alla foce, come quando un affluente
di Ponente non ne può più e te lo mette a disposizione senza ritegno il suo liquido, a nudo di fronte all’intero Mediterraneo.
Svuotati tutti i tubi si può
tornare indietro, a rivenire al dunque,
roba da giovincelli, oppure da entusiasti mai esausti, basta che si riaccenda la
lampadina, di sera, fosse pure per uno spiedo bresciano mai visto dal vero ma già ben
focalizzato in mente, e un manzo all’olio da visualizzare prossimamente spero, senza gamberi se possibile Augusto.
Eccola la Doppietta a distanza di pochi giorni (l'età) che fa si rima con la bresciana Beretta, ma anche con marchetta, oggi cosi di moda sul food-web, e per giunta anche in differita e non in diretta.
Eccola la Doppietta a distanza di pochi giorni (l'età) che fa si rima con la bresciana Beretta, ma anche con marchetta, oggi cosi di moda sul food-web, e per giunta anche in differita e non in diretta.
L'ingresso, il via alla Doppietta
Gli stecchi di parmigiano
La crema di cavolfiore al caffè
Il crudo di gamberi di Oneglia
In tartare
In salsa di pomodoro fresco e arancia con pinoli tostati
... nel kiwi
Anche il cocktail segue la traccia
Calamari grigliati all'italiana: pomodoro, basilico e mozzarella di bufala
Baccalà al burro e salvia in crema di castagne e limone candito
I cappellacci di burrata, passata di fagioli di Pigna, gambero e guanciale tostati
Millefoglie di brandade di stoccafisso
Parmigiana di melanzana e mazzancolle
Zuppa inglese
Augusto Valzelli in cucina con Mikela
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