del Guardiano del Faro
Artigiani o artisti. Poeti, musicisti, pittori, scrittori e scultori. Una fonte di ispirazione la devi trovare e non solo cercare per
fare o dire qualche cosa di originale, qualche
cosa di unico ed espressivo, magari non straordinario per molti, ma per te si. E da li si comincia a costruire o ricostruire una personalità, specchiandosi, piacendosi, cercando di rimanere moderatamente autocritici.
Io come stimolo creativo e antidoto all'autocritica uso l'alcol, che disinfetta e pulisce; altri si drogano, però anche una musa ispiratrice ti può aprire porte sconosciute, sono d'accordo, corretta Sambuca però. Succede anche ai cuochi di incontrare le cose di cui sopra, oppure di incontrare una compagna di viaggio sull'intercity della vita, che da una stazione sotterranea comincia a salire ed a incidere sollevando pensieri sopiti e zolle cristallizzate del giardino, quelle che credevi andassero bene così, per pigrizia, invece magari era solo da rimettere in ordine o almeno da rimetter in discussione. quel giardino di pensieri assopiti e asciugati da carenza di liquidi. Mi sto perdendo.
Io come stimolo creativo e antidoto all'autocritica uso l'alcol, che disinfetta e pulisce; altri si drogano, però anche una musa ispiratrice ti può aprire porte sconosciute, sono d'accordo, corretta Sambuca però. Succede anche ai cuochi di incontrare le cose di cui sopra, oppure di incontrare una compagna di viaggio sull'intercity della vita, che da una stazione sotterranea comincia a salire ed a incidere sollevando pensieri sopiti e zolle cristallizzate del giardino, quelle che credevi andassero bene così, per pigrizia, invece magari era solo da rimettere in ordine o almeno da rimetter in discussione. quel giardino di pensieri assopiti e asciugati da carenza di liquidi. Mi sto perdendo.
Non era mia intenzione fare
del gossip o il delatore di fatti personali di stomaco, ma se mangiando uno splendido
piatto e poi cercandone traccia nel menù lo trovo titolato “ A Miriam” … beh, e
allora il fatto diventa di pubblico dominio e quindi pubblicabile. Me ne prendo tutte le responsabilità.
Di solito la gente comune al proprio isolato intende lo spazio come un luogo dove metterci dentro tutto quello che ci può entrare fisicamente, e quindi in quello sport bisognerebbe essere almeno in due per praticarlo in maniera soddisfacente ; pure a me piacerebbe praticarlo, in via teorica, ma tenendo la testa fuori.
Di solito la gente comune al proprio isolato intende lo spazio come un luogo dove metterci dentro tutto quello che ci può entrare fisicamente, e quindi in quello sport bisognerebbe essere almeno in due per praticarlo in maniera soddisfacente ; pure a me piacerebbe praticarlo, in via teorica, ma tenendo la testa fuori.
Rimango confidenziale da questo blog sotterraneo che non vuole venire scoperto, e non è neppure mia intenzione
farla troppo lunga oggi; poche parole, come in questo menù di
cucina d’autore, eseguito con ancor maggior concisione e sicurezza rispetto al recente passato da Giorgio
Servetto, che chissà, da un solo piatto potrebbe anche andare oltre, e dedicare
a Miriam un intero menù degustazione romantico -nel senso classico del termine- a questa affascinante ragazza piovuta qui ad Alassio da un’epoca
diversa, quella marcata dalle voci radiofoniche delle dive degli anni Trenta,
con i lunghi capelli biondi ondulati che così bene si confondono in mezzo alle architetture complesse di queste ville inglesi di fine Ottocento.
Un abito rosso e un rossetto ancor più rosso se ben stampato da due labbra sicure su una coppa di Champagne. Non so se Giorgio se ne sia reso conto o gli sia uscito istintivamente dal capello folto, ma questo menù (in realtà quasi due paralleli) è già molto rosso, con spunti incisivi e precisi, positivi e non trasgressivi, sicuramente pieni di passione.
Un abito rosso e un rossetto ancor più rosso se ben stampato da due labbra sicure su una coppa di Champagne. Non so se Giorgio se ne sia reso conto o gli sia uscito istintivamente dal capello folto, ma questo menù (in realtà quasi due paralleli) è già molto rosso, con spunti incisivi e precisi, positivi e non trasgressivi, sicuramente pieni di passione.
Impepata di cozze... chissà perché parte così.tornando da un colpo d'occhio in spiaggia.
Un amico che non tradisce, neanche sotto l'effetto dell'alcol
Un invito a partire per una settimana in Scozia
Sfoglie di Salmone Loch Fine marinato e affumicato maison con legno d'ulivo,
Sfoglie di Salmone Loch Fine marinato e affumicato maison con legno d'ulivo,
maionese bianca di zenzero, gocce agrodolci di curcuma, cipolle essiccate.
Palese porn food
Palese porn food
Capesante arrostite, verdure crude e germogli, elegante salsa Champagne
Lugana, morbida ed avvolgente
Seppia e piselli.
Meringa al nero.
Meringa al nero.
A Miriam
Zuccotto di nasello farcito di panna acida e caviale Sevruga
Bloody Mary di Piccadilly Circus.
Riccioli ondulati e lamelle di pensieri crudi
Riccioli ondulati e lamelle di pensieri crudi
Cappellacci farciti di "fagiolini pelandroni"
su zuppetta (bisque) di gamberi bianchi di Savona, gamberi a la coque e aria di mare
su zuppetta (bisque) di gamberi bianchi di Savona, gamberi a la coque e aria di mare
Cappellacci farciti di cipolla caramellata, jus de viande ristretto e fiocchi di cuore di tonno.
Guancetta di maiale lungamente cotta nello spumante, la sua salsa ridotta, giardino (senza zolle) di cipolle di Tropea e funghi galletti arrostiti
Per terminare il vino: vecchio parmigiano e deliziosa Cugnà di Moscato Ca' D' Gal
Sfoglie di mille foglie e fragole, profumo di menta, Chantilly di fragole di Peveragno.
Salsa inglese e sorbetto di Moscato
Abbinamento quasi obbligato
Si dice a Spezia: all'Asino non glielo puoi menare
gdf 17 minuti
Diciassette minuti per immaginare “dive degli anni Trenta, con i lunghi capelli biondi ondulati” e poi “Riccioli ondulati e lamelle di pensieri crudi” e allora si che parlare di cucina allarga mente e cuore, è la prima volta nella mia vita che un capello nel piatto mi fa sorridere.
RispondiEliminaM 50&50
(subliminale&privato) vedi...conigli, orsi, asini, armadillini ;-)
Poesia e concretezza. parole santissime. bellezza
RispondiEliminaBep
Miriam è stata sicuramente una Diva degli anni Trenta.
RispondiEliminaIn questa vita si è un po' adeguata ma non ha voluto cambiare molto lo stile, ma soprattutto la voce.
Mi sono sforzata anch'io, ma non mi riesce di immaginare qualcosa più fresco di una Silvana Pampanini. Colpa dell'asino o del nasello? Due di picche ad entrambi ma standing ovation al Gdf per i cinque minuti spesi nel secondo capoverso.
RispondiEliminaAlba
Sono sempre stato contrario all'antidoping
EliminaZappare il giardino, dare ogni tanto una zappata al giardino per non farlo seccare.....
RispondiEliminaGeorge
La Pampanini era mora
RispondiEliminaDonatella
Se posso permettermi, direi piuttosto Jean Harlow ... puntini ... tanti puntini
RispondiEliminaMarziapuntini
Andiamo sul biondo platino, tornano immagini, ognuno ha la sua Miriam e come nelle nuvole in un ricciolo biondo (ri)vede quello che vuole.
EliminaM 50&50