mercoledì 8 gennaio 2014

Intesa pour homme

Era parecchio che non ci andavo, che non ne sentivo né il desiderio, né la necessità, né il profumo.  Ci arrivo alle 15, per non sapere né leggere né scrivere,  non ricordandomi di quando apre e di quando chiude, e così scoprirò che ormai è praticamente sempre aperta.

Prenderei un numero preferenziale, ne avrei diritto, ma la corsia preferenziale con tessere non funziona, mentre la fila normale diventa anormale, sviluppandosi in forme e lunghezze che raggiungono e superano le lamentele di chi di fronte al marciapiede il giorno prima ha pagato le scarpe un 60% in più di oggi. 


Siamo ai saldi di fine dignità. Me ne vado, ritornerò tra un ora, dicendomi che a quell'ora anomala per quel lavoro tutto sarà tornato normale come dopo un brutto sogno. Ma la coda  è uguale; la sfido. Vado a prendermi a gomitate un numero, che sarà il 153.

In alto il display dice 136. Siccome ne vedo solo due dall'altra parte dello steccato ho sicuramente tempo di fare molte cose nel  frattempo, per esempio informarmi sulle novità che si nascondono dietro ai saldi, le commesse a contratto di fine saldi. Sono le 16 e 45 quando torno, fa caldo lì dentro, per tutti, ma i numeri non corrono: siamo ancora al 142. Si suda. Ci vorrebbe del deodorante.

Torno fuori e mi faccio un Negroni, uno sbagliato, guardando la filiale Barclays, dove dentro non c’è nessuno. Un pensiero, tanto tutto è uguale ormai. Ma prima di iniziare con un'altra devo finire il mio lavoro con questa. Mai stato bigamo di mia iniziativa. C’è un’uscita di sicurezza di pochissima sicurezza, forzabile con una spallata. Da lì posso addirittura controllare lo scorrimento dei numeri: Al 148 rientro.

Mi avvicino con circospezione. Quella con il 152 me la ricordo bene, molto carina, non mi sorprende per quante volte si passa le mani nei capelli, ma mi sorprende invece per quanto tempo sta li a farmi aspettare. Tira fuori dalla borsetta una pila da duecento euro che fa sobbalzare anche la  cassiera. Tutti da sola non può averli fatti, neanche in un week end penserà lei, e pure io.

153 chiama il cassiere a fianco, anche a voce, stanco anche lui di attendere chi non ne poteva più. Due casse aperte. Il vecchio sorride, la pensione è vicina, e anche il mio secondo Negroni, stavolta giusto, e allora in tutta rilassatezza mi confida sottovoce: gli orari sono dalle 08.05 alle 19.45, ma l’organico è il medesimo, fino all’ora dell’happy Hour, dell’apericena.

Noi della vecchia guardia abbiamo allora pensato di aprire un angolo bar e spostare laggiù un paio delle colleghe più carine in mini gonna per intrattenere il pomeriggio dei clienti più volenterosi. Come lei, l’ho notata sa, lei è in giro per questa Banca dalle 15, mentre ormai sono le 17.45 In altri tempi la sicurezza l’avrebbe già fermata per accertamenti.




gdf con i cinque minuti



5 commenti:

  1. hai scritto una sceneggiatura per spot pubblicitario da 30 secondi?

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  2. Proprio oggi a mezzo phone banking ho dato disposizioni alla stessa banca, ma senza vista mare (e senza salamina da sugo), per un bonifico, mi sono dotato di carta, penna, cellulare, due password e chiavetta per ulteriore password.
    Quando la gentile signorina ha riletto gli estremi per la conferma pensavo che l'attesa che avevo fatto per prendere la linea fosse stata premiata, ma non aveva finito, è andata avanti a leggere a raffica frasi ormai incomprensibili che ho confermato ormai sopraffatto, ma non era finita mi ha dato "un numerino di trenta cifre", caso mai qualcosa non fosse andato per il verso giusto e io che credevo avessimo ormai raggiunto un'Intesa...
    M50&50minutialtelefono

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  3. Bisio dovrà prender nota
    BB

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  4. Tempi radiofonici più che da tv. Senza pause
    Franck


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