Dalle torrette sulle Spatare nello stretto, oltre a Lu Pisci Spada si vede il “continente” e l’isola degli scrittori e dei cuochi, dall’isola pedonale di San Vito Lo Capo i ricordi e i passi ci portano in una delle spiagge più belle d’Italia, le nostre orme finiscono nell’acqua che scambia i suoi fluidi con la vicina Riserva dello Zingaro, è l’Africa in Italia, un assaggio di Paradiso per milanesi sull’orlo di una crisi di nervi.
La Sicilia è magica, i brianzoli ci vanno otto giorni e sette notti in vacanza, chi ci è cresciuto, a volte per lavoro la lascia, come un adolescente che diventando uomo se ne va di casa, ma non dimentica.
E’ il caso dello chef Roberto Pirelli che con la sorridente e garbata moglie e sommelier Paola Tosi, gestisce il Ristorante il Ritrovo a Carate Brianza.
Roberto dopo aver lavorato in Africa, Medio Oriente e Sud America, (da qui l’uso sapiente delle spezie) adesso cucina per pochi fortunati nelle due piccole salette di questo grazioso locale, è una cucina soprattutto di pesce, freschissimo, sono piatti siciliani con qualche variazione ma sempre curati, digeribili e conditi con sapienza.
Pane appena sfornato, varie tipologie di olio, croccanti verdure, pasta fresca al nero di seppia, pasta secca di produttori di nicchia, cassatine, cannoli siciliani e tanta attenzione verso il cliente fanno da contorno, e che contorno, a piatti di mare davvero ben riusciti. Fuochi, cuochi e fiamme, per mettere a fuoco, bisogna chiudere un occhio, oggi so già che dovremo chiudere quello del prezzo, a meno che non si decida per il conveniente degustazione a euro cinquanta, ma quello aperto sulla qualità è spalancato su una sequenza che ci farà dimenticare la cifra spesa per questa cena.
Stasera vorrei risentire i profumi e i sapori della Sicilia, mi spiace solo ci sia “La spada nella roccia” in televisione, poco male, uno spada con la boccia sarà la favola migliore, le bocce però, come i californiani Chippies viaggiano sempre a coppie, diventeranno due, deciderà e descriverà Fabrizio.
Siamo quattro bambini con la passione del cibo e del vino e un adulto di nove anni gran gourmet, quindi tavolo tondo per il girotondo e luci d’atmosfera. L’accoglienza della padrona di casa ha il sorriso e il garbo delle belle persone, Paola ha molto garbo e un bel sorriso. Partono le note sui vini “siculi” scelti per l’accompagnamento alcolico ai piatti di Roberto, dopo il primo accordo siamo già tutti d’accordo e cedo la tastiera a Fabrizio :
Etna bianco 'A Puddara 2010 – Tenuta di Fessina
Un vino che assaggio per la prima volta e che mi ha sorpreso piacevolmente per l'eccellente qualità e per la sincera e coerente espressione territoriale e varietale. Difficile trovare in questa regione bianchi tanto puliti, eleganti sottili precisi tecnicamente come questo prodotto. Il vino si presenta di un colore giallo tenue brillante, profumi delicati di miele e cera d'api si uniscono al finocchietto ed alle erbe aromatiche, la freschezza olfattiva si esprime con la menta dolce. Coerente in bocca, sapido e minerale dalla bella acidità.
Etna bianco Outis 2009 – Biondi
Restiamo in zona per la seconda bottiglia ma con caratteristiche e risultato finale diverso. In questo caso il vino ha un colore decisamente giallo tendente all'aranciato torbido che ricorda tanto i vini prodotti da lunghe macerazioni sulle bucce. Le note di degustazione ci portano alla cera d'api e all' albicocca disidratata unita all' arancia amara. il vino è rinfrescato da note di anice e reso piccante dal sentori di pepe bianco.
Dopo il salmone del nord per il benvenuti al sud dello chef gli altri piatti
Cotoletta di pesce spada alla “Palermitana”, insalatina di agrumi, finocchi, capperi di Salina e cipolla in agrodolce
Tortino caldo di cioccolato fondente e salsa alla vaniglia
Semifreddo alla cassata e salsa allo zafferano
I tipici cannoli siciliani
Da qualche parte nella memoria ritrovo una battuta che fotografa lo stress di chi si confronta e si sente osservato.
Tra stelle : “ma che vorrà da me quell’astronomo ?
Perché ?
Mi sta fissando da un’ora.”
Ci sono chef stellati e stelle senza stella che brillano di luce propria, incuranti delle mode passeggere, profondamente legati alla tradizione e alla propria terra, trattano le materie prime con passione ed umiltà, Roberto è uno di questi, la mia piccola cometa.
L’impronta siciliana sulla spiaggia di San Vito risale lo stivale per fermarsi in Brianza nel mio locale del cuore, anch’io nella nebbia, ho il mio Faro.
…è ora di andare a nanna, ma prima un po’ di tv, sta finendo il cartone animato, ma non è un cartone è la versione animata e hard della spada nella roccia, non mi sono perso niente, anzi… la serata è stata splendida, come la compagnia e come lo spada.
Marco 50&50
C,br.
RispondiEliminaBella compagnia, ristorante dave si sta bene sia per la cucina che per il servizio.
A presto
F.
dove, non dave. scusate.
RispondiEliminaCi siamo pappati anche un piatto di Mazzancolle e sardine in tempura di riso, foto compresa
RispondiEliminaM 50&50
Mizziga che salivazione!
RispondiEliminaTMC