del Guardiano del Faro
I colori degli edifici di Piazza San Giovanni ricordano proprio quelli dei macarons... |
“… dal clima più
dolce della Riviera…” recita il cartello turistico stradale piazzato dalle
parti dell’ingresso del piccolo centro stretto tra la caotica Sanremo e l’elegante
Bordighera. Piccola località turistica Ospedaletti, ma ben distinguibile grazie ad alcune
particolarità, che vanno ben oltre il nuovo lungomare ciclo-pedonabile..
Per esempio la
massima densità di semafori per abitante, almeno sei in meno di un chilometro d’Aurelia,
curiosa scelta viabile che invita gli automobilisti impazienti a passare
direttamente dal lungomare. Passaggio che consentirebbe di distinguere anche
una seconda peculiarità, ben più attraente del rosso dei semafori. Si, perché
Ospedaletti negli ultimi anni si sta distinguendo anche per la varia e convincente
offerta gastronomica declinata nei diversi segmenti utili a turisti e residenti
per soddisfare ogni tipo di appetito.
Almeno sei esercizi
complementari, che neanche le due località limitrofe sopra citate riescono
più ad esprimere. C’è il ristorante da “guida gastronomica”, quello gourmet
aperto solo la sera, lo stabilimento balneare con schietta cucina di mare
aperto solo a pranzo, il grande padiglione sul mare per eventi e cerimonie da
150 persone, la vera trattoria sulla statale che ti sfama con gusto senza
azzerarti il portafogli, la pizzeria focacceria mordi e fuggi, ma che ti
lascia un buon ricordo, ed infine pure la piazzetta gourmand con pasticceria di
alta gamma, enoteca e ristorante che si fa sempre più ambizioso.
Maurizio Santin con le mani in pasta... (foto La Stampa) |
Inaugurata da una
decina di giorni, la pasticceria Acquolina prende i caratteri eleganti e golosi
di Maurizio Black Santin (che ha casa a due passi), e che si è preso il tempo
necessario per istruire il già bravo e capace Gianluca Giorgeschi, che è
partito con sicurezza e precisione nell’esecuzione di grandi e piccoli dolci, che hanno i nomi dei grandi classici della pasticceria da asporto, ma che
riserveranno non poche piacevoli sorprese all’assaggio.
Gianluca Giorgeschi: pasticciere dell'Acquolina |
Dedicherò a questo
proposito una carrellata di immagini eloquenti. Domani, proprio il giorno di
Natale. Intanto proseguirei ad esplorare l’altra riuscita joint venture che ha
portato una ventata di Sicilia nella già assolata Riviera. Tiziana Caravotto è
originaria di Niscemi, dove anche lo chef patron (Piero Bregliano) ha
esercitato per un breve periodo, ma sufficiente per assorbire qualche profumo e
qualche concetto della cucina tradizionale di quelle parti.
Piero Bregliano e Davide La Rosa |
Da quelle parti, da
uno dei distretti gastronomici più qualitativi italiani, arriva anche il
giovanissimo (22 anni) Davide La
Rosa , direttamente dalle cucina del ristorante stellato La Fenice di Ragusa. Con due
così, Piero e Tiziana non possono più nascondere le motivate ambizioni di far
crescere questi tre esercizi complementari: ristorante, enoteca e pasticceria,
e i piatti lo confermano. Per la pasticceria, come dicevo più su, ci sarà tutto
lo spazio necessario domani, come fosse un goloso regalo di Natale.
Quando hai in casa dei professionisti, anche il pane assume il ruolo di protagonista. Bello e colorato quello al nero di seppia e curcuma, e molto buono il pan brioche al rosmarino, per lievitazione e cottura, veramente ottimo
La minimale battuta di Fassone alla senape con gelato d'acciuga...
Il polpo cotto nella sua acqua su vellutata di patate e zafferano
L'altrettanto essenziale baccalà mantecato, prezzemolato e affumicato... ristretto balsamico
Il golosissimo piatto di linguine Vicedomini al pane burro e acciughe. La pasta viene brevemente scottata e poi risottata con burro e un poco di acqua di cottura, quindi rifinita con briciole di pane all'aglio e acciughe appena marinate. Il risultato è ottimo.
Ancora più libidinosi questi tortelloni farciti di béchamel arricchita di burro d'Isigny e vecchio Parmigiano delle vacche rosse 30 mesi. Croccante di noci come opportuno contrasto di consistenze e di sapori.
Sembra aggressivo invece si rivela delicato il grande filetto di baccalà islandese in olio cottura con affumicatura al tè nero, intingolo d'amatriciana e patate schiacciate all'olio.
La rassicurante sfogliatina alla crema con dadini di caco mela
Della sala si occupa Tiziana, che però è timida e non ha voluto entrare nell'obiettivo, mentre i tre di cucina eccoli di nuovo, da sinistra: Piero Bregliano (chef) Gianluca Giorgeschi (pasticceria) e Davide La Rosa (sous chef)
Acquolina
Piazza San Giovanni, 7
18014 Ospedaletti (IM)
Tel 0184 683687
gdf
sembra un gran bel posto, tutto nuovo
RispondiEliminaPeccato non ci sia un sito internet dove guardare menù e prezzi
Lucas
Non c'è sito internet in effetti, ma hanno la pagina facebook
RispondiEliminaNon è previsto un menù degustazione.
I prezzi alla carta sono questi: 13 euro gli antipasti, 15 euro i primi, 18/22 i secondi, 7/8 euro i dessert.
Il prezzo medio a persona si colloca quindi tra i 35 e i 55 euro
Dare un senso all'Ospedaletti-Sanremo AR, smaltire-godere-smaltire in loop e gettare la bilancia dal faro, se biodegradabile.
RispondiEliminaM 50&50
baccalà, tè nero, amatriciana e patate praticamente identico a un piatto di Viviana Varese di almeno 3 anni fa... chi ha copiato chi?
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