gdf 5 minutes pgr
L’immagine cruda di questo enorme calamaro cotto alla
griglia credo provenga dalla tavola di una trattoria greca dall’insegna quanto
mai evocativa: ταβέρνα
ναυτίλος ; insomma si dovrebbe pronunciare Osteria il Nautilus.
Il servizio PGR dell’Armadillo Bar (per grazia ricevuta)
funziona ormai a singhiozzo, e così per tirare avanti il blog mi devo
accontentare di queste cose, per altro molto significative.
Volendo infatti prestare maggior attenzione, in basso a
sinistra insiste anche un altro mostro marino che a ben guardare potrebbe
essere una piovra gigante, il cui tentacolo pare grande come un pitone di
quattro metri. Il senso della misura i greci non l’hanno mai avuto molto
chiaro, divorandosi ben più di una nazione tra un’Olimpiade e l’altra.
Il capitano Ferragut, Aronnax, Conseil e Ned Land sono di
nuovo in pericolo. Adesso, come secondo, potrebbe arrivare un’amareggiata
sirena, assai più vendicativa e pericolosa di una mareggiata provocata da
nevrotici capodogli.
Una strizzata di limone negli occhi non la si nega quasi
a nessun greco, parola di Iούλιος, che è anche il nome del mese
passato, ma pure quello del formidabile maitre che ha studiato all’Istituto
Alberghiero Jules Verne di Parigi, e che guida il localino all’aperto con vista
mare sporadica da Skiros, appunto, nell’arcipelago delle Sporadi.
L’Isola Misteriosa è già stata approcciata da molti dei
Figli del Capitano Grant, che stanno aspettando il momento buono per cominciare
lo shopping definitivo di isole al discount greco, anche questo già comunque
pieno di prodotti tedeschi, e non solo della loro valuta.
Questa volta il Capitano Nemo rischia di non farcela a
tirare tutti fuori dai guai, perché di calamari giganti in quei mari ce ne sono
parecchi, ma Nemo, testuale da Wikipedia ” è un uomo geniale, ma allo stesso tempo oscuro e
misterioso. Afferma di aver rinunciato alla società degli uomini e di aver
tagliato qualsiasi legame con la terraferma. Lo si vede però aiutare gli
autonomisti greci donando loro i tesori da lui trovati sul fondo del mare”
Forse
così convinceranno Berlino, mettendo sul tavolo ben altro che un calamaro
gigante attraendo la delegazione in
una qualche trattoria delle Sporadi, una come questa, l’Osteria il Nautilus, e
scompariranno negli abissi
" Ok, stop Sambuca, datemi dell'Ouzo, so su quale terrazza berlo..."
RispondiEliminaA.
Beh, che occhio.... Confermo, il vicino di piatto è un super tentacolo di polipone fatto alla maniera greca: asciugato al sole e all'aria del mare per una settimana, poi cotto sulla brace di legno di olivo. Ouzo obbligatorio, appunto.
RispondiEliminaA.
E siamo a due A. A.
RispondiEliminaChe non arrivi la terza, non per la cucina greca.
mi ricorda qualcosa, se non ricordo male un meeting al "Dente" dove lo chef Sola ci propino', con grande gioia di Franck "the big one" il fatidico calamaro gigante...
RispondiEliminaIl calamaro gigante di Chamonix passò a stento attraverso il Tunnel prima di finire in minimi termini :-)
EliminaUnforgettable