Impressioni di 21.9

Marco 50 & 50 

Impressioni di Settembre, anzi del 21.9, sulle Orme di Flavio Costa. Allora regaliamoci un week end ad Albisola città della ceramica (mica bau bau anche se un bau bau village qui esiste) sulla costa vicino al terminal della Costa a Savona ma soprattutto sulla costa vicino a Flavio Costa direi ad un tiro d'Arco, Antico ma non vintage. La gita propedeutica alla cena al neonato 21.9 si rivela azzeccata, centinaia di turisti, terreno di nuoto in condizioni perfette, ventilazione impercettibile, cielo terso. Al Porto non vintage è ormeggiata una Costa non Flavio ma Serena, il ponte mobile per arrivare sulla banchina nonostante sia dotato di dissuasori acustici e di un bel semaforo rosso (ah ecco) nasconde un'insidia, una sbarra mobile che colpisce un turista sulla fronte, dopo lo spavento mi è sembrato di sentirlo borbottare allontanandosi (come Tony Damascelli in una finale Porto Juve) il Porto sa di tappo, champagne per la Signora stasera.Alla fortezza i prodotti del Piemonte sono ancora in camerino al trucco, così si decide per una passeggiata nel centro storico, ma attenzione se a Savona domandate ad una bella signora un'informazione, lei vi risponderà con una domanda: crocieristi ? Per fortuna avevo la risposta in una delle 3 buste nella tracolla, stavo per rispondere no,  sondaggisti, quando ho deciso di puntare le fiches sul cavallo vincente (che non è una battuta volgare) e ho risposto : no, infoturisti...la bella mora forse scambiandomi per un cavallo vincente avrebbe voluto salire in sella e accompagnarmi ma il morso, non della fame, non era in mano mia...

Tengo con me la terza busta, la riservo per la prossima domanda surreale del guardiano, quelle dette a bassa voce, senza il punto di domanda alla fine, ma con i puntini, quasi tra se, non so quale sarà la domanda e nemmeno la mia risposta ma ho già la busta, porta fortuna come quando ho regalato ad un amico i guanti per la guida sportiva dicendogli : sono per la Porsche, lui poi se l'è comprata, cabrio e con gli interni in pelle di un arancione simile al De Battè di Sabato.

Tornando a Costa, non Don ma Flavio, surreali dell'entusiasmo si parte  con una polpettina di baccalà mantecato e panato con la frutta secca, mi secca di non aver fatto la foto e di non averne chiesta un'altra. Scegliamo due degusta 4 piatti a 40 euro, il prezzo di due piatti alla carta a Costa Volpino, ma lì il pesce è di lago, oppure di mare ma fossilizzato. Il cappon magro acido il giusto e magro ma non troppo è il primo grande piatto dei quattro proposti. Gli spaghetti alla chitarra ai frutti di mare suonavano quasi come Steve Vai, diciamo come Portera, la quantità era per un chitarrista virtuoso ma non goloso, purtroppo...Lo sgombro e le sue salse convincono, tanto che sgombro subito il piatto, per sgombrare ogni dubbio, se ce ne fossero e che in effetti avevo, sul pesce azzurro. Il tiramisù è soave direi etereo, tanto che mi distraggo un attimo per ordinare un picolit e la metà prende il volo, ma è un volo radente direi a bassa quota verso Mila, la mia quota rosa che non si distrae e difende, quasi ad oltranza, le sue ciliegie cotte al vino rosso. Un appunto a margine, in costa, a Flavio, però glielo devo fare e glielo faccio sulla Donatina, anche se alla piccola pasticceria offerta non si dovrebbe guardare in bocca...

ma se penso che alcune stelle chiudono con mini babà o mini bomboloni, che sembrano banali ma non lasciano nessuno a bocca chiusa, ma soprattutto lasciano la loro firma... allora credo che anche Flavio dovrebbe uscire dal banale con una banalità :   una mini crostatina  vintage con una marmellata di chinotto ad esempio, ma io sono una testa di nicchia e non faccio testo...

Grazie Flavio

Marco 50&50 in assolo