- del Guardiano del Faro -
Domenica mattina, questa è la spiaggia di xxmiglia, che quindi non c’entra niente con il concetto di agriturismo, e allora andiamo a cercarlo nel solito posto il concetto, nell’entroterra. La giornata è bellissima e frizzante come solo in questo periodo dell'anno può esserlo, e in riva al mare ancora di più, fin troppo a momenti, perché la brezza tesa è di quelle in grado di staccare il prosciutto dalle pizze. Meglio quindi andare a ripararsi in un ambiente caldo quando confortevole, anche se parecchio distante dall'archetipo di edificio rurale in paesaggio bucolico come comunemente è inteso un agriturismo da cartolina.
Notte complicata questa, sognavo di essere entrato al Bar Sport, dove conoscevo tutti, però li ho ritrovati tutti cambiati in una sola notte, erano tutti etero la sera prima di andare a dormire. Questa invece è l’Alba dal faro, l'avevo promesso ad Alba, ho messo la sveglia e voilà, non è che ci si possa fidare di un orsetto letargico come Teddy per essere sicuri di potersi alzare alle 7. Mettici anche l'incubo del repentino cambio d'insegna, da Bar Sport a Blue Oyster Bar e la sveglia è stata solo un sollievo. Bella la vista dal faro, ma adesso il proprietario - un parigino sessantanne - dice che se voglio continuare a usarlo come mi pare gli devo pagare un affitto, e son palanche: 800 euro + iva. Però, dai, ne vale decisamente la pena, guardiamo avanti, molto avanti, verso un orizzonte sempre più sgombro di nubi, perché nonostante tutto sono convinto che l'individualismo pagherà sempre, certamente più delle conversioni di massa ad una dottrina prima odiata e poi abbracciata. Più del calcio lo stile tennistico, per sintesi, ma adesso basta pensieri, c'è da affrontare questo morso di vita. E la giornata promette bene, il tempo di dar da mangiare ai gabbiani, far la polvere alla lampadina del faro, scendere ad asciugare la scogliera col phon, e poi via verso l'entroterra.
VG Nostradamus non credo, è giorno, lui arriva quando stanno per scendere le stelle, ma il mago Cremona l’aveva predetto, già nella scorsa edizione del suo copioso volume, esattamente a pagina 401, ma sul momento non avevo colpevolmente rivolto il giusto peso all’informazione. Sono lento, ma ci arrivo, anche all’agriturismo da 120 coperti in villa californiana, quasi tutti felicemente occupati in una domenica di fine novembre, dove il servizio e la cucina fanno pensare ad una felice deviazione dalla normalità, dove non c’è la crisi, dove il prezzo medio si aggira sui trenta euro e dove , quasi tutti – ho tenuto gli occhi ben aperti – mangiano alla carta, anche ai tavoli da dodici o da quindici.
120 coperti alla carta in villa californiana con piscina e cadre sorprendente, in mezzo a coltivazioni di non ho capito cosa, ma così è. Forse ci siamo abituati male, ma il servizio è molto sopra la qualità media della zona, e anche la cucina, che risente dei benefici effetti della vicinanza con il confine, esce in maniera convincente, ben centrata su sapori e sentori che rivelano un certo feeling con uno stile ducassiano semplificato solo nella forma ma non nell’intensità e nella concretezza. Lo chef ha avuto un ottimo maestro, che si chiama Mario Muratore, e con il quale ha condiviso quattro anni nelle cucine del Grand Hotel de Paris di Montecarlo. Qui di seguito una breve carrellata di immagini, per dare un idea di ristorazione che anche se di chiara vocazione banchettistica riesce a declinarsi in maniera efficace anche quando si tratta di ricevere un centinaio di persone che nello stesso giorno hanno tutte deciso individualmente di andare a pranzo nel medesimo locale. Che è diverso dal partecipare ad un matrimonio dove due persone hanno deciso per 120.
Alla trentina di euro necessari per affrontare l'intero menù, o qualche cosa di più pescando tre o quattro piatti a la carte bisognerà aggiungere anche 3 euro di coperto, però, tenuto conto dell'offerta di coppetta di spumante, dei gradevoli snack appena usciti dal forno, e della buona apparecchiatura si può anche chiudere un occhio sul consueto balzello all'italiana.
Anche perché oltre all'aperitivo liquido e gli snack solidi arriverà anche una cremosa zuppa di cereali e legumi all'olio nuovo che sistemeranno a dovere la temperatura dei visceri, rilassandoli e preparandoli adeguatamente al seguito.
Titolo: Esotismo Austriaco. Titolo originale: Osterreich Kamptal 07. Autore: Martin Arndofer. Interprete principale: Veltliner die Leidenschaft. Contenuto: Selektionierte Gruner Veltlinertrauben im Barrique ausgebaut. Location: Strass ( Austria ) . Ambientazione: banani , ananassi e anidride solforosa. Recensione sintetica: Katastrofen , Kaputt .
Uno dei diversi piccoli intrattenimenti compresi nell'antipasto misto dell'entroterra ligure, dove, oltre ai barbagiuai e altri "ripieni" di verdure - prebuggiun per esempio - in leggerissima sfoglia di pasta, non manca il peperone ripieno di patata, il brandacujun e la prima fresca insalata di carciofi crudi.
L'elegante "confezione" con cui si presenta in tavola l'acqua.
Finissimo risotto ai carciofi di nitida impronta ducassiana, si vede che il ragazzo in quattro anni di Grand Hotel de Paris non è stato a lucidare le B delle Bentley parcheggiate nella piazza del Casinò e neppure a legare i lacci degli stivali alle entreneuses del Buddha Bar.
Piacevolmente saturanti invece i maltagliati di pasta fresca con aglio, prezzemolo e pinoli. Il tutto legato da una doppia concentrazione di salsa di pomodoro ai pomodori secchi. Belìn che potenza! E serviti caldissimi dal tegame di rame. Obiettivo Canon appannato.
Carrè d'agnello gratinato alle erbe con carciofi saltati in padella di ferro. Si capisce che è stata usata una padella di ferro perché rilascia quel piacevole effetto BBQ, che unito al profumo dell'aglio rosa va a nozze con la golosa gratinatura, quasi una panatura alle erbe. La cottura non si vede, ma anche quel dettaglio per nulla secondario è rispettato. La carne è rosa uniforme.
Per vedere meglio l'indirizzo e il numero di telefono dovete allargare la foto con un altro click.
Sono quei trucchetti che noi blogger utilizziamo per conteggiare più pagine viste...
E tanti saluti dall'Agriturismo U'Cian
-gdf web version -
Scusa ma anche tu sei letargico. Ricapitolando, era domenica e 120 persone erano nel locale apparentemente pervenute li individualmente, a coppie,a quartetti... ma non per loro scelta: quel giorno avrebbero festeggiato con il pranzo la celebrazione dell'unione in matrimonio tra Barbara Raschiotti e Giandomenico Merlenghi e, alla tavolata centrale che sembra di stare sul set di Zorro, avrebbero ospitato i genitori di entrambi se non fosse accaduto che, mentre Giandomenico attendeva il ritorno della sposa dal cambio d'abito questa lanciava il seguente messaggio su Twitter " Amô vêgio no fa a rûzze" e fuggiva verso il confine con l'amore della sua vita tale Franco Caruggio di Chiavari, di trent'anni più vecchio ma fine conoscitore delle donne avendo fatto la scuola per Perito Elettronico. Il bouquet di fiori di plastica donato dalla suocera alla sposa è in attesa di essere restituito per il rimborso, il vino è stato offerto dal padre di Giandomenico felice perchè, quella nuora lì, non la poteva soffrire.
RispondiElimina?
RispondiEliminaSkizzofrenia contagiosa...
RispondiEliminaDeve essere buono quel vino---
RispondiEliminala faccia della signorina durante e dopo la dice lunga ;-)
R
...ma quella Signora si è sacrificata a bere un bianco?? :)
RispondiEliminabreg
Arrivo! l'ho buttata lì stamattina e poi sono andato al mercato di Cannes, pensavo di far prima, cercavo formaggio di capra e invece ho trovato una Sophie bisognosa di tutto. Giuro che ho fatto il possibile per salvarla.
RispondiEliminaSenti Alba, almeno firmati, se no poi la gente non capisce. Si, ci hai preso quasi su tutto, però i fiori non erano di plastica, gli costa meno attraversare la strada e prenderli in serra. Il tavolo di Zorro è rimasto alla fine l'unico non occupato. Gli altri giuro che sono più sobri. La schizofrenia è una malattia mentale che colpisce l'un per cento della popolazione, e io vado sempre contro gli altri 99 . Il bianco non l'ha bevuto Breg :-) se no la percentuale di skizzati sarebbe aumentata in tempo reale.
Ma hanno aperto un Blu Oyster bar? ;.)
RispondiEliminaDove?
Beppe
120 persone ,materie prime in maggioranza autoprodotte , dipendenti operai agricoli , finanziamenti assortiti , proprio un vero agriturismo , Viva l' Italia
RispondiEliminaSancio
Dai, non fare il polemico ci saranno in giardino i fiori da mettere sul tavolo e qualche zucchina e due pomodori da raccogliere nell'orto... ;-
RispondiEliminaTutto sembra così bello, foto davvero eccezionale ed è un aspetto magnifico.
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