venerdì 22 aprile 2011

Accomasso : la prova del nove

- del Guardiano del Faro -


Elena Accomasso ha l’aria stanca, quest’anno saranno ottantadue , saranno ottantatre. Non mi interessa e comunque non sta bene rivelare l’età delle signore. Ma dopo un certo numero si, dopo un certo numero si può dire e si può fare qualsiasi cosa, perché lei, perché loro, ne sono certo , hanno sempre fatto tutto quello che volevano fare, verificando alla fine di ogni giornata tutto l’operato con la prova del nove. Mi guarda attraverso quegli occhi azzurri di una bellezza e di una purezza che nessuna vecchiaia potrà mai offuscare. L’occhio non invecchia, non si segna, la mente segue quello sguardo, mi indica con un dito un grosso libro, una guida vini molto spessa, mi dice in un sospiro : guardi qui, questi dicono di venirci a trovare prima che ci estinguiamo.

Lorenzo non l’ho visto più di tre volte e mai gli ho visto il viso disegnato con un sorriso. Quindi tutto regolare, niente di nuovo al Domaine Accomasso, salvo che stavolta invece dello stretto vicolo dialettale langarolo Lorenzo imbocca un bel viale italiano pulito da ogni foglia che farebbe sobbalzare i suoi più affezionati estimatori di slang morrino. Guarda le colline circostanti e parla dei comuni circostanti con rispetto e distacco, come farebbe un vigneron di Pommard nei confronti delle colline invisibili di Nuits St. Georges. Cose lontane che lo riguardano relativamente.

Qualcosa è però cambiato in questi ultimi anni, i suoi 2001 li ho messi in carta in ogni dove mi fosse stato consentito di farlo, come per ogni tradizionalista della Cote d'Or; l’eterno paragone con la Borgogna e Langa per me rimane colla alle dita e alle sinapsi ancora disposte a darsi un cinque.

Qualche piccola cosa è cambiata perché anche Lorenzo e Elena hanno trovato meno complicato rivolgersi a mercati stranieri che solo cinque anni fa li spaventavano. Ma poi se il giapponese non mi paga devo andare fino laggiu a prendermi i soldi? Il giapponese non è scemo, e neanche il norvegese, ti ha capito, ti paga prima, perché se no dove cz li va a prendere dei Barolo come i tuoi a 14 euro ? Adesso Lorenzo abbozza un sorriso, adesso che i suoi vini sono stati sdoganati sulle più prestigiose carte dei vini ed hanno varcato anche gli oceani. Finalmente.

Lorenzo un po’ come un Dugat o un Remy di altri tempi, con la testa dentro il suo piccolo orticello, il suo piccolo universo di tre ettari di nebiolo, di pinot noir, di qualche altra cosa sarebbe difficile, purezza di monovitigno, di testa, di testardaggine. Lui sempre sul pezzo e suoi vini in giro per il mondo.

Fuori il ciclo vitale segue le sue regole, la gattina attende placidamente al sole di aprile la nascita dei piccoli, i galletti ostentano la cresta e le piume più belle e sgargianti dell’anno, il Barolo attende paziente il suo tempo per la mise en bouteille, Elena ci fa il conto e lo verifica con la prova del 9.

Si, il conto è giusto.



la gattina attende placidamente al sole di aprile la nascita dei piccoli

Guarda le colline circostanti e parla dei comuni circostanti con rispetto e distacco, come farebbe un vigneron di Pommard nei confronti delle colline invisibili di Nuits St. Georges.

Il giapponese non è scemo, e neanche il norvegese, ti ha capito, ti paga prima, perché se no dove cz li va a prendere dei Barolo come i tuoi a 14 euro ?

i galletti ostentano la cresta e le piume più belle e sgargianti dell’anno

Elena ci fa il conto e lo verifica con la prova del 9



Azienda Agricola
Cavalier Lorenzo Accomasso

Fraz. Annunziata
La Morra


-gdf-

7 commenti:

  1. come si dice? Meglio tardi che mai...

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  2. Grandi Gli Accomasso li adoro!

    Ma Lorenzo non ti ha raccontato del Carpené Malvolti che beveva al Night Club "pinocchio" di Alba? Pare che le entreneuse distraessero gli avventori e le bottiglie scomparivano attraverso un foro nel tavolo percui bisognava ordinarne subito delle altre :-)))

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  3. No, quella del Carpené Malvolti al night mi manca :-))

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  4. A lasciare la superstrada ed entrare da Accomasso sembra di fare un viaggio nel tempo e ritornare in un mondo dove i tempi erano regolari e tutto variava in base al tempo / clima

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  5. Visitati ieri, commoventi come i vini che fanno.

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  6. Bel pezzo mentre tutto corre tu racconti col ritmo dell'aia.
    M 50&50

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