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Per la sera del 6 Aprile 2011 è stata organizzata a Parigi, anzi, per la precisione nel "cadre" evocativo di Chateau de Versailles una cena definita sobriamente da alcuni media “La cena del Secolo” . L’Associazione dei Relais et Chateaux e de Les Grandes Tables du Monde vogliono così onorare e festeggiare l’inserimento da parte dell’Unesco del così detto “Pasto gastronomico alla Francese” tra i beni immateriali degni di essere ricordati dall’umanità intera. Sessanta tra i migliori cuochi del mondo cucineranno per 650 ospiti/clienti che dovrebbero pagare la somma di 650 euro per gioire della magnifiche creazioni di giovani o vecchi chef che hanno marcato lo scorso fin de siècle e l’inizio di questo, o allargando il senso del termine, al suo inquietante significato storico che lo intendeva dagli anni '80 al 1911, 1912, 1913. Parallelismi a specchio . Ovviamente i vini e lo Champagne saranno all’altezza dell’importanza dell’evento e scorreranno a fiumi per sottolineare questa atmosfera gaudente con il sorriso tirato quanto l’ultima notte sul Titanic o come la sera prima della presa della Bastiglia. Mi sembrano quelle esagerazioni deja vue della fine e dell’inizio dell’altro secolo dove si faceva finta di non sapere bene come andassero realmente le cose o forse si voleva appropriarsi di un facile e futile piacere in presa ad una cosciente isteria festosa, preambolo del baratro. I ricorsi della storia, come i cicli economici, come i riflussi, come quando nel 1911 si costruivano palazzi e hotel cinque stelle lusso in tutta Europa. Qui, dal Faro, riesco a vedere le strutture decadute o parzialmente abbandonate di almeno 6 dei 12 che segnarono quegli anni nella sola piccola Sanremo, all’epoca un villaggio di pescatori salita alla ribalta mondiale per la presenza di un Casinò e di personaggi di altissimo profilo internazionale che la frequentavano vivendo in quei meravigliosi ed enormi palazzi o in sontuose ville private. Il 1911 me lo immagino un po’ così, sovrastimato come un periodo di euforia vissuta contro ogni logica ed ogni buon senso , mentre l’Italia dichiarava guerra alla Turchia e contemporaneamente invadeva
gdf
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