lunedì 13 febbraio 2017

Ritorno alla Torrazzetta


- del Guardiano del Faro -


Borgo Priolo (PV)  Vino - cibo e musica
E' stato il primo Agriturismo di questa provincia e probabilmente continua ad esserlo; per dimensioni, per le molteplici attività relative o correlate alla coltivazione della terra e per l'aderenza territoriale della cucina portata avanti con entusiasmo e senso della misura da Paolo Fiori. 

Paolo, uno che sa cosa succede nel mondo dell'alta cucina (le frequentazioni haute de gamme non se le fa certo mancare), ma che sa saggiamente lasciare ad altri rischiosi virtuosismi, limitandosi poi a mettere democraticamente in padella e nei piatti il sapore di questa terra immersa tra le nebbie.

Dal Touring Club mi dicono periodicamente che questa è la priorità: buon cibo territoriale a prezzi che consentano al pubblico di tornare spesso. Non faccio fatica a comprendere il concetto.

La Torrazzetta è ancora rimpianta da molti, da molte, soprattutto da alcune dell'entourage di Witaly. Era il nostro punto d'appoggio per gli eventi di qualche anno fa, quelli collegati a Cooking For Art e al Concorso Emergente di Luigi Cremona, eventi che si svolgevano nella nobile e RiccaGioia, tra un improvviso scroscio di pioggia, una prevedibile nevicata ed un velo di nebbia intimista. Foto sfocate, video mossi, Negroni certificati, fette di salame sugli occhi.

Ah, se questi muri potessero parlare, come le pareti di ogni casa, vissuta come tale, intensamente, dalla famiglia Fiori. Quelle intense serate, quelle dolci mattinate e, loro sempre e tutti schierati -a turno- dietro al banco del Ricevimento o negli spazi comuni, tenuti d'occhio dalla Gianna, a cui non sfugge nulla: su con la testa cara amica.

Sempre in inverno, o al massimo nel tardo autunno, quando queste terre si confondono con il cielo. Era già così anche quando frequentavo le cucine del Bartolini da Montescano o le cantine del Baggini di Olmo Antico, curiosamente sempre in questo grigiore, senza neppure cercarlo volutamente. Il piacere di levarsi di dosso molti indumenti piuttosto di una sola maglietta.

Un emolliente sole che incolla i vestiti alla pelle non mi farebbe venire voglia di nulla se non di una bottiglia di bollicine rosate, mentre quando fa freddo e fa umido, l'Oltrepo ritrova un'identità che a me piace. Non so cosa ne pensano gli indigeni, ma questa cucina necessità di questo clima per conviverci e convincermi, in questo caso anche più che in passato.

Paolo e i suoi collaboratori non si accontentano di sfamare le centinaia di clienti che affollano a folate improvvise le ampie sale della Torrazzetta. Una maggiore attenzione ai dettagli -relativi alle tecniche di cucina- sono nel piatto.

Un esempio? Uno dei migliori Roast Beef in assoluto. Anche con le cose apparentemente semplici si può fare le differenza. Lo immagino servito con un intingolo tiepido di olio, aglio e rosmarino... gnam gnam, ma anche al naturale è veramente notevole, appena speziato.


I vini a La Torrazzetta, della Torrazzetta, che riveleranno una gran bella sorpresa sul finale.
Sai com'è: il bello dell'orange wine è che se lo bevi in compagnia te ne lasciano sempre.
Beh, di questo, anche a mezzanotte, con un piatto di trippa, non ne è avanzata una goccia.


Investimento indispensabile 


Salame, coppa e pancetta da queste parti significa semplicemente congiungere il maiale alla sua alimentazione, la concia e le nebbie. 

Roast beef difficilmente superabile 

Ne volete altro?

Tortino di ricotta, porri e spinaci 

 Stâng â l'üs:
bastoncini di farina integrale di tre colori (dati dall’impasto con spinaci, carote e barbabietole)con un sugo di ceci e lenticchie al pomodoro.

 Agnolotti di farina integrale fatti a mano con ripieno di stufato e sugo di stufato


 Costata di manzo(piccola), ma non ce lo posso fare lo stesso, comunque grazie.

 Guancetta di manzo brasata con purè di patate

L'onesto pinot nero dell'Agriturismo

Büselâ (torta calda di farina integrale e frutta), con crema pasticcera al Tordimonte (Malvasia 2009), maison.

 Torta al cioccolato con salsa di albicocche

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La trippa di mezzanotte


 E un grande bianco alternativo
Una Malvasia aranciata che lascia il segno più di una rossa di carattere, fino al giorno dopo.

Anche a colazione il vino non cambia

La mia, la nostra colazione a la Torrazzetta, viatico verso il triangolo del culatello, dove possono vincere ogni campionato, però la Coppa è un altro torneo.

gdf

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