venerdì 28 ottobre 2016

Unicità

Capisco un po' le donne ma vorrei capirle di più.
Però spesso hanno ragione.

Fabrizio Nobili

Una giornata senza la dolce metà e con a disposizione il cucciolo che vuole mangiare cinese ha un'unica verità. Andare in Paolo Sarpi.

Mangiamo al solito Wang Jao? andiamo nel posto specializzato nei ravioli? Boh!?! vedremo.
Si lo so che prima di scegliere l'aperitivo alle Cantine Isola sono una tappa obbligata. Che strano vero?




Ormai non sono più un consigliere di Luca ma sono una vittima di quelle emozioni che si provano degustando sapori e saperi.

Dopo un mezzo bicchiere di Amarone di Trabucchi. Per preparare il palato post caffè è meglio qualcosa di grosso che di leggero e sottile.

Il mezzo bicchiere a seguire di un Barbaresco 2009 di Fabio Gea vinificazione in porcellana mi porta in altre terre che servono a mettere paletti di paragone.

Paletti piantati in Borgogna nel villaggio dove i profumi sono sottaciuti, da cercare quasi ma di grande raffinatezza e discreta complessità. Come una bella donna che quando passa resti ammutolito e concentrato nella ricerca delle imperfezioni. In bocca invece questa barbaresco esplode, è pura gioia di vivere, pieno di emozioni e di passionalità. Elegante fuori, pornostar a letto.

Poi Luca ti dice, vai a prendere qui di fronte nello street food espresso cinese qualcosa e lo mangi qui.
Tempura, banzou(pane riperno di carne), involtino fresco, e spiedini di agnello piccanti per euro 19.00 e rimpiersi in due con abbinato un blanc de noir di Camille Savart.

Prima di andarsene servo un altro bicchiere: Fai tu Luca! OK con il sorrisino tra il soddisfatto ed il sadico.
Arriva l'unicità: dalle Cantine Antonio Ferrari di Galliate si stappa La Canestra 1978. Un salice salentino dal colore mattonato marrone che alla prima fase olfattiva si esprime sulle note del marsala. In pochi minuti evolve e ringiovanisce grazie alla balsamicità, profuma di rabarbaro e prugne secche, di datteri e frutti neri. Il suo corpo è appariscente, burroso e calamitante.






Quando un donna così passa non resti ammutolito, qualcosa dalle corde vocali esce per forza, forse solo un grugnito ma qualcosa esce. Mi è venuto il paragone con Sofia Vergara.
Torniamo a casa a raccogliere le foglie secche che è meglio.



2 commenti:

  1. Sofia Vergara, quella che stava con Joe Manganiello ... hai capito
    Jo

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  2. Di Barranquilla, come Shaquira. Ho un amico con cui giocavo a tennis che ha aperto un ristorante pizzeria laggiù : Da Luigi. Volendo cambiare vita ...

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