Una piccola maison – neanche 10 ettari - della Vallata della Marna, con sede ad
Aÿ, proprio dirimpetto al palazzo di Bollinger. L’azienda, fondata nel 1930 e
ora nelle mani dei nipoti Christian e Michel, pur non vantando una tradizione
ultra centenaria, produce champagne di carattere, molto robusti, ma terroiristici.
Giacchè da queste parti il PN picchia di
bella, a naso direi 100% bacca nera, tuttavia si tratta di un assemblato di 85
Pinot Nero di Aÿ - da vigne di 40 anni – e 15 Chardonnay, proveniente da
Chouilly, vinificazione parcellare, 7 anni sui lieviti.
Tanto al naso, quanto in bocca, la bacca nera
impone nettamente il suo ritmo, più dettato dalla potenza che dall’intensità.
Ne scaturisce un quadretto dove sono i descrittori classici della bacca scura a
schiacciare e, di fatto, sopraffare, quelli dello Chardonnay.
E allora largo, prepotentemente, a frutti e
fruttini rossi maturi, con qualche rivolo di pasta di mandorla e una discreta
timbrica minerale, a tratti temporeggiante.
Non mancano lunghezza e persistenza
aromatica, ancorchè il sorso risulti leggermente ostacolato dalla traboccante
struttura del PN.
Troppi muscoli, per un cultore dello
Chardonnay.
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