I vini del signor Dominique, letti più volte
su queste pagine, anche nella versione millesimata, hanno il loro perché e
dimostrano la bontà del lavoro di questa piccola maison di rm, la cui produzione annua consiste di circa 15 mila bottiglie.
Ogniqualvolta mi reco ad Avize, presso la
casetta di Dominique, egli mi parla, con insistentenza di “espressione del terroir”, che devono avere i suoi
champagne.
Un suo chiodo fisso, che è diventato il tratto
distintivo delle sue bollicine.
Questa boccia, uscita dalla sua cantina sei
anni fa, è evoluta bene, ancorchè la maturità sia lampante all’occhio, al naso
e pure al palato. Matura sì, ma ozia ancora, di bella, in territorio milf, assai lontana, da storture granny.
Mineralità gessosa e marina, intarsi di
agrumi canditi, sensazioni fungine e di muschio, sono le principali peculiarità
che caratterizzano tanto l’aspetto olfattivo, quanto l’assaggio. Se te la devo
dire tutta, e io la dico sempre tutta, mi aspettavo una bollicina un filo meno
rustica, meno ruvida. Ma il terroir
c’è eccome.
Sorsi affilati, freschezza ancora
apprezzabile, con l’atout sempre in
mano a iodio e gesso.
Caro DJ, lei che la dice sempre tutta, dovrebbe avere l’onestà intellettuale di ammettere che se nello stesso post leggo Bouquin&Milf, l’associazione nasce spontanea, il chiodo fisso è solo il tratto distintivo delle bollicine in questione, non certo il mio che ancora una volta, però, ho abboccato alla sua esca ;-)
RispondiEliminaDuca, lo perdoni, al corso di francese erano più le volte in cui era assente. Quasi mi divertirei a vederlo dare del bouquin a una milf, sai le sberle :-D
RispondiEliminaAlba
Le famose "Bouquinistes" parigine quella che vendono cultura lungo la Senna ... conosciamo ... conosciamo...
RispondiEliminaIn effetti, quando ci ho provato, l’esperienza è stata spiazzante, dopo aver incassato mi è stato detto di mettermi comodo e sono stato ricompensato con una prestazione che devo ancora capire, forse la soluzione è tra le righe del dizionario a firma Sgarbi che ho ricevuto
RispondiEliminaTutto nacque, come qui del resto, da un equivoco, perché la mia iniziativa fu mal interpretata, e cioè andare di sorpresa a Parigi a beccare la mia pollastrella sedicenne che trascorreva un periodo di vacanze in casa di ricchi amici di famiglia che vivevano nel sedicesimo. Io ne avevo 20 ma con una bmw 320 -all'epoca macchina da Gallo nella terra delle Poularde- ci impiegai si e non sei ore a raggiungere l'Arc de Triomphe, dove le cose non andarono così trionfalmente come immaginavo. La candida angora bianca su velluto nero era disponibile solo nelle fredde mattinate a basso tasso di testosterone perché, diversamente da Marco, lei studiava lingue nel pomeriggio, mentre la sera non gli era consentito di uscire ... e quindi perché non fare un bagno di cultura lungo Senna? Fu li che scoprii che les bouquinistes vendevano solo libri, però in tutte le lingue
RispondiEliminaCi si chiedeva giusto stamattina all 9 quanti altri minuti sarebbero stati necessari perché tutto quanto l'argomento andasse a finire in vacca ... Franck
RispondiEliminaMa no Franck non ti avvilire, si sta facendo cultura linguistica e inoltre i francesismi ci hanno sempre influenzato; in effetti potremmo chiamare le nostre edicole librarie anche "Belinistes" senza far torto a nessuno...
RispondiEliminaAlba
Beh, converrete che certi champagne non si scelgono a capocchia,il cognome a volte pesa, a dispetto delle bolle e alla fine il salto è breve.
RispondiEliminaVi confesso che,questa piega soft-porn o da commedia b movie anni 80 italiana non mi dispiace. Sempre che la signora Alba non manifesti palese contrarietà. E che qualche beghina fancazzista torni a sproloquiare
Buona giornata Amici.