by Dj Il Duca
Una delle più antiche maison – fondata nel 1760 – e una delle pochissime che non effettua
malò per tutti i suoi vini, in quanto
consente, secondo lo Chef de Cave,
Jean Paul Gandon, di sviluppare maggior freschezza e di garantire la piena
espressività degli aromi.
Il Gold Label millesimato è, punto più, punto
meno, metà Chardonnay e metà Pinot Noir, con uve provenienti dai prestigiosi
villaggi di Avize, Verzenay, Chouilly, Verzy, Le Mesnil-sur-Oger e Cramant. Il
percorso è tanto lungo quanto ambiziosa è la meta, giacchè si tratta di sostare
dieci anni sur lattes.
Il mio sconta un dégorgement del gennaio 2011.
Il giallo paglierino, lascerebbe intendere
una netta prevalenza della bacca bianca; il ricco patrimonio olfattivo, idem. Le
nitide espressioni floreali dello Chardonnay – camomilla e glicine - combinate
con quelle fruttate – arancia, limone e pera - risultano ben inserite all’interno
di un palinsesto minerale che ne sottolinea l’eleganza. Ma mi chiedo, dove sta il Pinot Nero?
Anche in bocca brilla per eleganza e
freschezza, con l’assaggio che ripropone, massicciamente, i toni floreali,
agrumati e minerali.
Ma, nuovamente, mi domando, dove sta il Pinot
Nero?
L’abulica e apatica bacca nera non ha aggiunto
le sue peculiarità all’ottima performance
della bianca, privando il sorso, purtroppo, di quella struttura e complessità
che ci si attende da un 50&50 di queste fattezze.
Evitando di esporti più di una riserva sul
millesimo, ora un groovy saturday, pliiiz.
Mi scuso per le aspettative disattese, sereno ponte Dj
RispondiEliminaEeeh ti riscatterai ;-)
RispondiEliminaEeeh ti riscatterai ;-)
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