Marco 50&50
“Ieri mi sono fatto un regalo.” L’ho scartato subito. Ma andiamo con ordine, Nasone da Meda me l’aveva detto, c’è un’isola felice, puoi andarci a colpo sicuro, la trovi in fondo sulla destra, quasi di fronte all’ingresso.
Quattro ruote sono troppe per fare il contropelo a Paolo Sarpi, ce ne vorrebbero due, meglio ancora la Metro fino a Moscova. Mentre faccio il toscano metropolitano, osservo, sono quasi tutti al telefono, chi non conversa naviga, mi sento quasi fuori posto poi lei prende posto di fronte a me e comincia a parlare, mentre i vagoni sfrecciano veloci sorride e lancia nella mia direzione la freccia di Cupido.
La ragazza al telefonino indossa un basco di lana sformato, una gonna autunnale, calze da mille denari, una maglia morbida e un piumino, ma la polvere a casa non credo la faccia, il colore di fondo è un marrone fogliame, ton sur ton con stivali vissuti corteccia d’albero, ride.
Lei è perfettamente a proprio agio in un vagone rumoroso e sovraffollato, parla a voce piuttosto alta ma non capisco le parole se non a tratti, ma soprattutto ride, la sua risata è al contempo sguaiata, provocante, allegra, femminile, sensuale e coinvolgente, il suo interlocutore è un uomo fortunato, è bella, per nulla volgare, allegra.
La sua bocca è splendida, porcellana finissima tra il rosso delle labbra e il rosa della lingua, MOSCOVA. Scendo e mi dirigo nella Chinatown milanese dove non si trova un autentico panettone meneghino nemmeno a pagarlo oro ma se ci si guarda intorno è pieno di mandorle, mi devo ricordare di prendere anche un po’ di frutta secca, gorgonzola&cioccolato sono già stati allertati e mi aspettano in dispensa.
Alle Cantine Isola acquisto un Marsala Marco, De Bartoli naturalmente poi, evito tentazioni metropolitane e faccio partire il contapassi. Stasera mi potrò permettere un extra bonus, avrò fatto almeno diecimila passi, forse uno più lungo della gamba azzardando questo post ma ci proviamo, sensazioni senza scheda tecnica, emozioni in diretta, liquido racchiuso nel cristallo trasparente, parole nei cristalli liquidi del display.
Il Vigna La Miccia, Marsala Tipo Oro è vinificato a freddo, come per l'oro verde, vergine e un po' extra, l'oro liquido è racchiuso nella bottiglia da cinquanta, quella che prediligo. Sono piccole, maneggevoli, ben equilibrate, ti sanno riscaldare al primo assaggio, dolcezza di carattere da perderci la testa, femmine dal temperamento inaspettato, minute ma ben proporzionate, lingue di velluto per picchi di puro godimento, Bacco&Venere col tacco, piaceri della vita. Stappo e rimango folgorato sulla via di Marsala, ci vorrebbe della frutta secca da Damasco, ma Siria è impegnata in concerto, qualcosa da abbinare lo trovo lo stesso
Provo e godo con gorgonzola, noci, torta di mele e uvetta sultanina, impasto 50&50, farina doppio zero e farina d’avena, termino con Novi fondente settantadue. Ma la mia serata non finisce qui, prima dell’ultimo abbinamento, una provocazione mi dimostra che se un prodotto è eccellente, come in amore e con amore si può osare.
Una giuria di esperti ha premiato lo chef Giuseppe Agliano, che a Marsala gestisce la Corte dei Mangioni, per il suo Couscous Pantesco con Pistacchi di Bronte, capperi di Pantelleria, ortaggi dorati e filetti di pescatrice in zuppetta, il tutto abbinato al Marsala Vergine del Consorzio refrigerato a dieci gradi. Lorenza Cerruti, delegato Ais di Catania in giuria ha affermato “Mi sono stupita di questo azzardo ma mai azzardo fino ad ora è stato così azzeccato”
Ecco la nota di degustazione di Agliano:
Il Vino Marsala Vergine da me consigliato rappresenta senza dubbio alcuno la soluzione migliore ai grassi che caratterizzano questo piatto. L'abbinamento trova radici nell'antica tradizione culinaria di Trapani e Marsala, quando nelle tavole gli unici vini che si bevevano erano quelli ad alto grado (16°/18°) ottenuti da uve Grillo. L'evoluzione di tali vini è rappresentata dagli attuali Marsala Vergine che ottenuti con poco alcool aggiunto, costituiscono ancora ad oggi e a maggior ragione l'accompagnamento ideale per questo piatto unico dal gusto forte, ricco, intenso, complesso e di profumi e aromi persistenti che solo un buon Marsala Vergine può bilanciare, accompagnare.
Ed ecco la mia:
Potete provare ad accompagnare il Marsala Marco De Bartoli Vigna La Miccia con un libro, la mia scelta è caduta in piedi su un giallo di Michele Giuttari col quale ho trascorso parte della serata…
… in poltrona ad occhi chiusi e lampada spenta, un segnalibro a metà del libro giallo, oro giallo nel calice, penso, poi qualcosa si accende, anche il lato in ombra ha la sua luce, sto meditando, meditazione, dal latino meditatio, riflessione, svanisce d’incanto il chiacchierio di sottofondo, la mente si acquieta e trova la pace
M 50&50
Ti giuro che sono le 15.26 di oggi 15 dicembre che mi accingo ad aprire e leggere il post. Per il prossimo anno voglio fare un corso telepatia con specializzazione in chiaroveggenza, premonizione e preveggenza.
RispondiEliminaAlba
In qualità di docente...
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