Marco 50&50
L'ultima volta che ci sono stato ho preso l'acqua.
L'ombrello della quota rosa, in realtà maculata&leopardata, non bastava a ripararci lungo le vie in discesa del borgo toscano. Per la notte una BB senza B, ma sarebbe meglio dire una CC senza C, "queste so' le hiavi della amera, la olazione la potete fa al affè sotto asa”, al caffè Poliziano.
Nell'antico Caffè liberty, situato come le secolari cantine, nel centro storico di Montepulciano ho fatto colazione in un locale aperto nel 1868, un'apertura recente se si pensa che il borgo di origine etrusca è del quarto secolo A.C. Dopo l'acqua ho preso anche il vino, lo stesso che stasera, insieme alle Città invisibili di Calvino mi sta facendo compagnia, caratteri trasparenti nero su bianco, nel cristallo trasparente un rosso di carattere, ognuno ha il suo campanile per le destinazioni future, Calvino ha chiuso il suo cerchio a Siena, il mio vorrei fosse ad uno sguardo da qui, altri saranno costretti ad "emigrare" in Francia per bere buoni rossi ed assicurarsi un posto sotto il campanile.
E’ stato il primo vino in Italia a potersi fregiare delle fascette della Denominazione di Origine Controllata e Garantita (D.O.C.G.), la prima serie di "fascette" statali dalla numero 1 alla numero 50 è custodita a Montepulciano presso il Consorzio del Vino Nobile, di colore rosso rubino, intenso&brillante col trascorrere del tempo tende al granato, il profumo è intenso, la prugna e l’amarena “arrivano” quasi sempre, ma tra gli aromi d’apertura si avvertono spesso&volentieri lampone, mirtillo, mora e viola mammola.
Roteando i calici potrebbero arrivare qualità aromatiche complesse come vaniglia, cannella, liquirizia, noce moscata, tabacco, pepe nero&rosa, cioccolato così come aromi balsamici di mentolo ed eucalipto. Solitamente piacevole già al primo sorso, con acidità ben bilanciata dalla gradazione alcolica.
Dopo la deglutizione, lunga persistenza in bocca soprattutto di prugna e amarena, i profumi iniziali sembrano tornare per l'arrivederci, si potranno percepire anche sentori speziati dovuti all’invecchiamento in legno. Fa compagnia a cena e dopo cena, benvoluto da arrosti misti, preferisce fare coppia fissa con un pecorino toscano semi stagionato.
Il prugnolo gentile contenuto nella bottiglia che ho stappato stasera arriva dalle tenute Antinori e ha appena compiuto mille giorni, troppo pochi perché il rosso rubino ceda brillantezza per mutare in rosso granato, così chiamato perché la melagrana o granata (il cui nome significa mela piena di grani) ha quel colore.
La nobile Braccesca è rosso rubino brillante come il sangue fuoriuscito dalle "sbucciature" che, ragazzino di città, mi sono procurato inseguendo un pallone io, mezzo milanese, in terra straniera.
Attraverso il calice di cristallo mi rivedo a terra, circondato da toscani DOCG, io senza paura apparente, difeso da uno e poi accettato definitivamente da tutti.
Dal calice assieme all'amarena arrivano profumi più complessi, dopo la mora inaspettato arriva il profumo inconfondibile del leccio, lo stesso profumo indimenticabile delle mie serate al "piazzone" sotto le stelle delle crete senesi, il cielo scuro e vicino come le mura antiche del centro storico e del mio mondo di allora.
Al primo sorso ne segue quasi subito un altro, torna l'amarena che anche dopo la deglutizione non se ne vuole andare, non sento acidità, non sento i quattordici gradi, verso ancora e deglutisco perché sento la voce del mi zio e lo rivedo mentre si versa un bicchiere di rosso dalla bottiglia del su amico contadino, risento la sua voce e le sue "rispettose" bestemmie toscane per indicare gradimento, alto gradimento, lo zio Cecco...
…di tutti i vizi che solìa avere non m’è rimasto se non quel di bere…
Cecco Angiolieri (Siena, ca. 1260-1300)
Tra il serio e l'aceto, perché il confine tra mezzo toscano e mezzo bischero è sottile
Come sta contradaiolo ?
Cavaliere che piacere, tutto procede, è stato Gentile a chiamarmi
Anche un po’ Prugnolo, visto che i cavalli hanno fatto amicizia, per l’ultimo dell’anno pensavo di fare una bella galoppata insieme, ha impegni ?
Nessuno fino al Palio.
E’ arrivato un invito per due persone al faro, il Guardiano impegnato altrove ha pensato di mandare me, è un’esperienza unica ma non sarà una passeggiata, che ne dice di una verticale di Nobili di Montepulciano in terra di Toscana ?
Presente e fremente, lo so che non sarà una passeggiata, mi ha appena parlato di “una bella galoppata”, vado a lucidare l’armatura, faccio una telefonata e ci si vede.
(Mah…verticale di Nobili di Montepulciano in Toscana…chiederò a Fabrizio)
Ciao Fabrizio, sono Marco, scusa se ti disturbo, ho ricevuto un invito dal Cavaliere di Sterimberg circa una verticale con altri Nobili, deduco tuoi parenti, che si terrà in Toscana, ho già aderito, mi daresti qualche dritta…stai ridendo ?
No sorridevo, pensavo a quanto mi piacerebbe assistere all’evento ma sto preparandomi per la scalata alla Banca toscana del Monte, comunque credo possano bastare un paio di scarponcini da trecking, un’imbragatura e qualche chiodo da roccia, magari, per non saper leggere tra le righe del cds, portati anche una picozza.
Buongiorno oste, son già arrivati i Nobili ? Dov’è la verticale da scalare ?
“Oh chill’è sto bischero tutto vestito da gazzilloro colla picozza ?”
Cavaliere ma è venuto senza imbragatura ?
Non mi sono spiegato, ma lasci che le faccia una foto, perché questa è storica, comunque niente verticale stia tranquillo, solo, si fa per dire, un Pecorino Toscano con questo vino, Nobile a tutti gli effetti.
Forse ci vorrebbe un Duca per descriverlo…
M 50&50
:)) Mi fischiavano le orecchie ultimament,. Ora ho capito.
RispondiEliminasabato vedrò di pensarVi dalla cima del grignone.
F.
Ma non distrarti troppo, poi dovrai attaccare la Rocca Salimbeni in cordata...
RispondiEliminaNaaaa! io mi butto sul gas naturale, sul petrolio short e sull'oro o argento a leva 3 long o short. la Rocca la lascio agli affezionati. :)
RispondiEliminaTe la cavi benissimo senza Duca e da un botto di tempo. Ti leggo sempre e imparo anke sui liquidi. Un abbraccio.
RispondiEliminaID