By Dj Il Duca
Delle (s)regole, che potrebbero mutarsi in tegole, circa la (s)conservazione
delle bottiglie. Trovare questa bottiglia in una famosissima enoteca parigina, in
bella mostra, sull’attenti e sotto la luce da chissà quanto tempo, girata e
rigirata, presa, (s)pos(t)ata, ripresa (con e senza flash), filmata e
abbandonata, nonché vittima di chissà quante mortificazioni termiche. Che fai l’abbandoni? Accetto la sfida, sfiga compresa.
Rosé d’assemblage,con Avize, Oger, Oiry e Cramant–
villaggiGrandCru–pushers di Chardonnay, con un 7% di Pinot Nero da
vigneti di Cumières.
Prise de moussemaggio 2006, “educata” (il termine
sboccata non si addice, oggi) ottobre 2008. Maltrattata da mo’, aspettava me,
sicuro. QuandoLesDemoiselleschiamano, Il Duca risponde.
Il tappo spinge e non finge. C’è vita qua dentro.
Agli occhi l’eleganza e la fragranza del(la) rosa esile e sfumato,
il brillio, locharme.
La spuma è travolgente, (V)inondante e sotto, controluce, si
ammira un bollicina di grana finissima, dritta e incessante.
Sonnacchiosa e pigra per quasi una mezz’oretta. Poi parte come il
primo violino dell’orchestra e accorda tutti i solisti, quorum ego, solista a
modo mio.
Stende,in primis, per una freschezza straordinaria, che
lascia sbigottiti. Qui di ossidazione neanche l’ombra. Sembra sia passato
qualche mese dal degorgio.
Rosa, rosa e ancora rosa, con la violetta che se la gioca con
altre erbe aromatiche. Poi il frutto, sfaccettato e multistrato: litchi e
lampone, arancia e mirtillo, anguria e fragolina.
La cornice minerale è ancora, al momento in via di definizione.
Arriverà, eccome se arriverà, più tardi e saranno schiaffoni per tutti.
In bocca parte lento e vinoso, riallacciandosi, con delicata
lucidità, al lessico olfattivo, mentre affiora già una notevole ossatura acida
che, tuttavia, esploderà da metà boccia in avanti e
allora sarà estasi e rapimento. La parte fruttata si allarga, con i toni
speziati e minerali che assurgono a direttori d’orchestra - senza mai
ostacolarsi -e il salino che intraprende la sua progressione.
Il mirabile grip acido proietta il sorso, trasformandolo in
sinfonia, all'interno della quale i numerosi solisti si inseriscono con
sincronismi svizzeri.
Termina il liquido, non la persistenza che fodera, in modo
interminabile e integrale, il palato con spezie, gesso e sapidità inconsuete e
stupefacenti.
Pulizia & Precisione, Materia & Equilibrio.
La (s)conservazione nelleboutiques,una (s)regola che si
sgretola?
Vinondo in crescendo Vinondante
RispondiEliminaM 50&50
��
RispondiEliminaGrande Duca,
RispondiEliminaun altro demoiselle in champagne che conosco, meglio da aperitivo e che ci resti da aperitivo perchè il seguito è in ordine di costo il diamant blanc, diamant rosè e il diamant bleu.
F.
Condivido Fabrizio
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