mercoledì 2 luglio 2014

L'ape a Vico

Marco 50 & 50

“Sono solo stasera senza di te,
mi hai lasciato da solo davanti al cielo”
























Quando mi hai detto ci vediamo a Vico non ho pensato alla festa o meglio, ho pensato di fartela dopo l’aperitivo, a quanto pare dovremo rimandare e mentre tu così giovane e così appassionata sei partita per la penisola Sorrentina e hai trovato posto alla cena di beneficenza preparata da grandi nomi della ristorazione, io in mancanza della penisola mi chiedo se a Vico Mercati avranno almeno in carta gli gnocchi o se incontrerò una vicina di tavolo sorrentina.



















Il locale situato nel centro storico di Vimercate, potrebbe fare al caso mio, cavaliere senza dama, gli scacchi abbandonati da tempo, forse potrei trovare una castellana nella piazza omonima, teniamo le dita incrociate è tempo di crociate,  lascio fuori il cavallo ed entro.




















Accoglienza garbata e sorridente, disponibilità e premure.



















Un unico ambiente piccolo e accogliente interrotto da due archi, comode sedute, tavoli elegantemente apparecchiati, soffitto con travi a vista, diverse opere alle pareti, ma la mia castellana ancora non si vede, provo nella trecentesca cantina dove temperatura ed umidità costanti sono garantite dalle storiche mura in pietra, qui è possibile cenare…




















…o degustare un aperitivo nell’attesa della castellana che si fa attendere

































Opto per la formula aperitivo gourmet servito al tavolo nella sala superiore che nel frattempo si è riempita, dalla lista delle vivande la spesa sembra abbordabile…



















…chissà se lo sarà anche la gentile e sorridente addetta alle bevande, che sia lei la castellana che cerco…














Mens sana in corpore sano, per dirla con Giovenale, non è, come erroneamente si crede la ricerca di un corpo perfetto a tutti i costi, ma l’unica richiesta che dovremmo fare rivolgendo lo sguardo in alto, molto più in alto della scollatura della cameriera, che un corpo perfetto sembra averlo,  intanto per rinfrescare corpo e mente da Voldobbiadene ci mandano due bollicine























Di seguito arriveranno il cestino delle gnocco caldo&fritto




















Il tagliere dei salumi di Marco D’Oggiono




















Il cestino del pane



















Mondeghili (uno) con salsa al taleggio, in Brianza dovrebbero abbondare come fanno in Finlandia con le consonanti…e poi  zucchina ripiena, quiche di verdure, ossobuco senza osso senza buco senza infamia e senza lode, cavolfiore in pastella e tartare di manzo




















Calamaro in tempura, gambero scottato con salsa di rucola e tartare di branzino su cous cous di verdura e olio alle erbe




















L’aperitivo prosegue con un risotto cavolo rosso e pistacchi 




















per concludersi con un tortino al cioccolato cuore liquido con salsa all’arancia e una panna cotta al caffè con salsa al cioccolato















Dopo l’aperitivo sopraelencato, sottoelencato l’indirizzo, non ho messo quasi nulla tra le righe per cui cercherò di essere esplicito, l’ape a Vico Mercati non è a buon mercato, o meglio sarebbe a buon mercato se tutto fosse di livello leggermente superiore, parlo soprattutto del piatto iniziale con i sei assaggini, avrei gradito maggiormente un risotto di stagione, più rinfrescante, più acido, ma sono gusti, d’altro canto i D’Oggiono salumi e la tartare di branzino “couscoussata” in questo contesto, con una boccia gelata e le due bocce a temperatura corporea della cameriera non mi avanzano ma mi bastano.























Ah già il prezzo, venticinque euro per l’aperitivo, una bottiglia ogni due persone, ho bevuto il mio cinquanta, l’altra metà l’ho offerta alla castellana perché alla fine l’ho trovata, era silenziosa, intrigante e defilata…su una parete della cantina trecentesca


















M50&50

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