del Guardiano del Faro
Un cortador de jamon che ci fa
in un ristorante ligure dall’accento piemontese? E’ un po’ la storia di molti
di queste e di altre parti, che quando decidevano di far veramente festa si
mettevano d’accordo in quattro e partivano per la movida sulle ramblas di
Barcellona.
Si partiva di notte, mandrungando hasta la manana, facendo
colazione in Plaza Real con churros e caffè lungo, lunghissimo, alternato da una golata di fumo: Ducados o Rex, el rubio y el negro. Si prendeva
l’aperitivo con calamares a la romana e cerveza San Miguel, si andava a pranzo
tomando Vina Sol o Vina Esmeralda aspettando
che una merluza a plancha uscisse dalla cucina a vista de Los Caracoles.
Insomma, si cercava di rimanere svegli dopo aver saltato la notte lungo le autostrade del sud della Francia, attendendo con pazienza che il sole finalmente si abbassasse nuovamente e invitasse ad infilarsi in una jamoneria dove un maestro del coltello fine e affilato iniziasse ad affettare un jamon pata negra, un chorizo, un lomo, una salsichas. Pan con tomate por favor, e del queso Manchego come dessert.
Insomma, si cercava di rimanere svegli dopo aver saltato la notte lungo le autostrade del sud della Francia, attendendo con pazienza che il sole finalmente si abbassasse nuovamente e invitasse ad infilarsi in una jamoneria dove un maestro del coltello fine e affilato iniziasse ad affettare un jamon pata negra, un chorizo, un lomo, una salsichas. Pan con tomate por favor, e del queso Manchego come dessert.
Quelli che negli anni ’70 e
’80 hanno praticato questo sport di resistenza non possono dimenticare quelle
fughe verso ovest degne delle trame fitte di Salvatores,
prima o dopo le magiche notti mondiali del Sarrià. Ci risiamo, il
Mondiale è lontano stavolta, ma parla una lingua che tutto sommato invita
ugualmente a partire per le spiagge di Rio.
Barbara e Serena: il servizio in sala tutto al femminile del Gabbiano di Alassio |
Ma noi che abbiamo visto
l’alba di nuovo sulla spiaggia de la Barceloneta senza andare a dormire
riviviamo l’aria di festa per questo decennale del ristorante di Paolo Quartero
e Barbara Porzio sulla spiaggia di Alassio, a bordo vasca, a lungo sul lungo mare, mentre il
maestro cortador de jamon sta ormai completando il suo lavoro.
Di quel che resterà attaccato a quell’osso non saprebbe cosa farsene neppure un gatto, tanto il
lavoro è stato finito minuziosamente, separando le diverse parti, le più magre
o le più grasse, le più dolci o le più sapide, componendo con ordine ogni
piatto di servizio sotto il naso del centinaio di ospiti, e lasciando infine
l’osso perfettamente ripulito in nemmeno un paio d’ore.
Jose Luis Lopez mi rassicura,
sta lavorando con assoluta calma. Il suo record di tagli del prosciutto è di
un’oretta scarsa, ma qui vuole far bella figura e guadagnarsi il meritato
applauso, applauso che andrà condiviso con i padroni di casa, che in questa
maniera ci hanno coinvolto in una splendida serata spanish style con
contaminazioni liguri, coast to coast, ancora una volta seguendo le indicazioni
del Colon, che dal fondo de la Rambla indica Genova. Chiudere con uno spaghetto aglio olio e peperoncino sarà come tornare ancora una volta a casa. Pronti a ripartire.
Paolo Quartero e i suoi ragazzi si preparano a servire una dozzina di ottimi finger food
Qui le cataste di Champagne non mancano mai
Barbara & Paolo : Il Gabbiano dal 2004
gdf
Nessun commento:
Posta un commento