Da queste parti, me lo ricordo bene anch’io che non sono
proprio della generazione di Matusalemme, i profumi che si liberavano nell’aria
già dalla prima mattina erano quelli che uscivano dalle tripperie e dalle friggitorie.
Due i prodotti che identificano il centro storico di Genova, il più grande
d’Europa: il brodo di trippe e i “frisceu” di baccalà.
Il cibo di strada di una Genova che ora è molto cambiato.
Resta il profumo della migliore focaccia, ma la trippa e i “frisceu” sono stati
quasi totalmente sostituiti dalla pizza e dal kebab, in una modificata vita
sociale aperta a nuove immigrazioni e a nuove contaminazioni alimentari.
Dalle parti di Sampierdarena vivevano e prosperavano con
successo commercianti ed importatori che si potevano permettere di trattare
anche solo due articoli per vivere agiatamente, appunto: la trippa e il
baccalà. Da quelle parti, come potete immaginare, i sentori che impregnavano
l’aria non erano esattamente tra i più raffinati, mentre verso il centro, verso
il quartiere San Lorenzo,.tra la darsena, il Porto Antico, il Palazzo Ducale e
Piazza de Ferrari, la trasformazione di questi prodotti si nobilitava ed
invitava già dalla prima mattinata ad affrontare una vera colazione da
“camalli”.
Cotechino croccante, salsa BBQ e polenta fritta
Proprio a due passi dalla Cattedrale di San Lorenzo
troverete invece una cucina più evoluta, che parte comunque dalla concezione di
cucina più radicata sul territorio, e dove i prodotti utilizzati sono quelli
che ti aspetti, con quel plus di fusion che una città multi etnica invita a
cercare quasi istintivamente.
La cucina di Matteo Badaracco è un po’ così, vivace come
il quartiere che ospita questo Giardino degli indoratori, dove sarete accolti
dal sorridente Simone Ferrara, che vi farà accomodare negli spazi bistrot, sia
che desideriate semplicemente passare un’oretta rilassante per la pausa pranzo,
o che vogliate trascorrere una serata provando più piatti.
Una cucina, quella di Matteo Badaracco, che si adegua
bene a questo contesto. Piatti canaglia, piatti tosti, piatti apparentante
semplici e lineari, ma che in realtà nascondono profumi e sapori decisi .
Cucina maschia, che pesca molto dalla tradizione, lo abbiamo già visto anche
nella recente edizione di Emergente Nord, dove Matteo ha coraggiosamente proposto
la “la sbira”, e cioè una storica minestra di trippa che si serviva a carcerati e carcerieri; piatto che ha sorpreso per finezza di profumi e piacevolezza di
consistenze, aspetti che in origine erano ben grevi.
Prima e dopo gli altri piatti pescati dalla carta in
una mattinata invernale, non molto fredda a dire il vero, ma già abbastanza per
farsi confortare dal calore di un brodo speziato, dallo stoccafisso, dal
cotechino. Dalle lattughe farcite e da altri piccole grandi cose molto liguri,
da Levante a Ponente.
Centerbe ( realizzato con distillato di erbe, erbe
aromatiche, cioccolato bianco, limone e panna)
gdf
Ottimo giovane,uno dei più promettenti,spero di assaggiare presto la sua cucina.
RispondiEliminaTMC
Certo, ti fai due passi e sei li.
RispondiEliminaBravissimi e seguitissimi anche su facebook.
Hanno sistemato il grafico dell'Armadillo Bar week end investendo un solo click e portandocene a casa diverse centinaia. Mai visto una cosa così di sabato e domenica.
Mi riprometto sempre di uscire dai miei soliti schematismi di pizza e birra,o mordi e fuggi un panetto,ce ne sono anche altri di cui sono amico su facebook da cui vorrei andare,direi un 5 cene le avrei da assaporare,ma è il tempo che manca.Buono, bisognerebbe che fosse sempre cosi nella Belin Bay!
RispondiEliminaTMC
Vi aspettiamo!
RispondiEliminatrippa, baccalà, kebab, focaccia. se vuoi fare concorrenza a chef Rubio, cibi estremi e man vs. food dovrai modificare approccio, i competitor ed i target sono altri. La collaborazione con reportergormet potrebbe rivelarsi inadeguata.
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