gdf brut sans annèe
Cos’è questo? L’oggetto
misterioso, degno di quel vecchio programma in bianco e nero condotto da Jocelyn su Tele Montecarlo, potrebbe tornare buono in cucina, come arredo da parete; se no, andrebbe preparato in cucina e poi
messo in tavola a disposizione dei commensali. Ce ne sono tante di cose inutili
come questa, ma quello che ci salva dal soffocamento nella fuffa è il nostro senso
critico; la soglia di attenzione verso un oggetto, un prodotto, un momento di
condivisione, un dialogo subìto attraverso televisione o un concetto contestabile sul web. Proprio in quel momento in cui non ci addormentiamo la mente di fronte alla normalità e ci chiediamo: ma che cazzo di senso ha questa roba?
Dalla televisione arrivano le
casalinghe disperate che vanno a fare piatti insensati davanti alle telecamere,
presentate al mondo come food blogger. Queste Signore di mezza età producono cibi complessi che mettono a
rischio la dignità intellettuale dell'altrà metà. Mentre la cultura e la conoscenza della
materia utilizzata rimane sotterrata dalle macerie di un piatto finito che
tiene conto di un bel nulla, al limite dell’igiene alimentare compromessa da
spericolati passaggi trapezistici. L’accozzaglia di ingredienti crudi, cotti o
ricotti, vengono assommati senza nessun criterio e poi infilati in forno, la
tomba dei manicaretti più complessi. Un uovo già sodo, affettato e inserito tra
due fette di melanzane e poi ricotto
insieme a formaggio e prosciutto per venti minuti in un forno a 180° è una cosa
inutile, o peggio, malsana per il genere umano, e che mi auguro di non rivedere, mai più.
Domanda: da quanto tempo hai un
blog che si occupa di ricette?
Risposta: saranno già alcune
settimane ormai…
Domanda: quante persone ti
seguono sul blog?
Risposta: non molte, sono qui
apposta per farmi conoscere…
Dell’altra,
ne avevo già parlato. Quella che diceva di fare la hostess (sugli aerei) ma non fatemi
credere che per decenni abbia mangiato solo dentro quei tristi vassoi pluri-scomparto
ma mono temperatura in regime di precarietà di luoghi e di orari; ma se così
fosse avrebbe finalmente una giustificazione quell’eccesso continuo di inutili
complicazioni tipiche delle donne in carriera, che per vendetta sulla sindrome
della massaia, quando sono in casa, fanno della contorsione mentale,
dell’infondata autostima e della disorganizzazione il tema principale da
sviluppare prima di portare in tavola (o in video) una serie di tante piccole cose di cui
resterà il ricordo all’ospite solo in fase digestiva.
Sul
web invece mi piacciono le persone apparentemente inutili, perché mi ricordano quanto
mi sia sbagliato in passato a valutarne l’umanità; fortunatamente queste non
sono sparite tra le cose inutili, e a me servono tutti i giorni per specchiarmi,
per ricordarmi degli errori di valutazione fatte in buona fede. Avete visto a cosa serve lo strumento? Sembrano passatelli e invece neanche quello, neanche un raviolino, un tortellino, neanche un cappelletto esce da questo oggetto inutile.
Questo by web, mentre in tv resta evidente il fatto che di
padelle se ne vedono poche. Di solito è proprio il forno lo strumento
prediletto, perché ci possono ficcare dentro di tutto e poi hanno il tempo mettersi a
chiacchierare al telefono (se sono in casa) o con la conduttrice del programma, se sono in tv. Quando qualche
padella è sponsorizzata la devono per forza usare, e sarà di quelle coloratissime, bicolori e
antiaderenti, che si scalfiranno immediatamente, graffiandole con impropri
attrezzi metallici. Rabbrividisco al suono di un metallo che graffia l'antiaderente. La padella per la casalinga con ambizioni televisive è
abbastanza inutile, come questo coso che non saprei neppure come chiamare.
Ricciolatore di burro è la cosa più sensata che mi viene in mente per questa oscena scena del burro.
Pochi decenni fà,quando si pensava molto di più alla presentazione della tavola, anziché, di a volte disperati giochi d'equilibrio fisico e
RispondiEliminacromatico nel piatto, le "cose inutili", avevano molto più senso e venivano più apprezzate !Il Ricciolatore di burro...sic...(quando il burro era d'obbligo in tavola), serviva perlomeno a meglio mantenere la temperatura ed evitare l'ossidazione anticipata del burro stesso, ..specie durante Cene a "tempo indeterminato" visto che si faceva fuoriuscire ogni volta lo stretto necessario...e poi (ma sono di parte)...lo trovo simpatico ..dai !!
El Manara con un'abbraccio !
Grazie Maestro!
EliminaLe spiegazioni che tu sai dare sono somme.
I disperati giochi di equilibrio lasciamoli ai virtuosi del piano.
Lo strumento resta strumento.
Gli scopi diversi.
Ma il Maestro resta Maestro, e di fronte a te mi inchino.
...ecco perché, poi..uno si innamora !!!!
RispondiEliminaQui di cose inutili non ne vedo, non ne leggo.
RispondiEliminaGrazie
BB