domenica 26 agosto 2012

Preferisco le cose piccole


- gdf 2012 -

Così piccole? Mai viste.
Sarà pure per non sprecare. Però!  
Mi avvicino curioso, di più, dubbioso.
Così piccole le olive taggiasche non le avevo mai viste.
Messe in salamoia sembrano uno spreco, come lavorare al cesello un nocciolo.
Vestire un nocciolo.
Un inutile bikini su una adolescente.
Le guardo meglio da vicino, da un centimetro, poi le assaggio, una, due,  tre, quattro, cinque… tante, tantissime.
Mangiare e sputare, sincronizzato.

Il cappero, di spalle - riflettendoci sopra  tridimensionalmente - resta uno dei miei riferimenti, partendo da quello più piccolo del barattolo; di li si comincia, poi ci possiamo ragionare  se gli sta bene un vita bassa.

L’ostrichina. No! Non datemi la più grande per fare scena. Mi fa senso. Non sesso, solo senso.  Io voglio la più piccola, la più piccolina, dove ci sto dentro cerebralmente, appena appena.

Le vongoline: pericolose in mezzo a tanti spaghettini, avranno la sabbia?  Nasconderanno una carica più che batterica?  Ma se proprio devo rischiare le lascio tutte li a guardare quelle più grosse! E mi lecco solo le due più piccoline.

Un polpaccio di rana, non mi spingo alla caviglia, mi concentro sul polpaccio, anche una dozzina, mais pas de jambonettes de grenouilles, merci!

La cozza. Pelosa! No, non ce la posso fare, ma forse se piccola...

La nocciola piemontese la trovo troppo chiusa.

Sono certo che un pinolo si senta meglio tostato, prendendosi il tempo di farlo sentire così importante.

Les mirabelles, appena colte, ma solo le più piccole, da prendere al volo, nella polpa e nella pelle, sputate al momento del nocciolo,  le altre, le più grandi, al primo morso mi hanno già stancato.

Le cornichon. Tutto sommato meglio piccolino anche quello, non si sa mai, potrebbe far danni troppo grande, al Massimo sarà uno scherzo pessimo.

il mirtillo più buono è il più piccolo, quello più grande lo vedi anche in un minestrone, come i cerotti dei cuochi, se non ha cambiato colore per l'emozione.

Di bosco: quota oltre i 200 euro, e li vale tutti, perché la fragolina, se è veramente selvaggia e l’hai incontrata per caso te la ricorderai per sempre, anche se sembrava poca e cara .

Due fuochi a gas e un forno da gestire è già un Foille da spremere.

Un cabriolet, due posti secchi; tanto quelli dietro non li ho mai ascoltati, c'era vento.

Un metro e 70, di più non ci arrivo, anzi: meno meno meno.

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