- gdf 2012 -
Io qui sopra leggo Città di
Camogli e Associazione Italiana Sommelier. Quindi molto probabilmente sono “
questi “ i soggetti che hanno organizzato
l’evento. L’anno scorso molti lamentarono problemi legati alla
“location” prescelta: il delizioso lungomare di Camogli, che per l’occasione
venne attrezzato con decine di gazebo che ospitavano e proteggevano la testa
delle decine di produttori di vini o oli liguri.
Sulla sinistra, Il Cenobio dei Dogi, visto dal lungo mare |
Qualcuno temeva la pioggia,
qualcuno temeva il caldo, qualcuno lamentava il problema logistico della situazione
en plein air e relativi disagi, per esempio il reperimento del ghiaccio per
rinfrescare i vini. Perché quel giorno fu caldissimo, il termometro andò verso
i trenta gradi e fu durissima per tutti portare a casa la pelle, con i vini che
bollivano e la gente che vagava su e giù per la deliziosa Camogli sudando dai
pori litri di vermentino e Rossese. Forse l’orario era troppo anticipato, forse
la data era troppo spostata verso l’estate, forse si poteva fare diversamente
per migliorare le cose quest’anno; invece le cose sono andate peggio.
La bellissima sala ristorante dell'Hotel |
Perché, se prendi in
considerazione un grande e bellissimo Hotel come Il Cenobio dei Dogi, potendo
scegliere all’interno della struttura quale spazio è il più funzionale ed
adeguato, forse dovresti anche valutare in base all’affluenza dell’anno
precedente quale metratura e quale ricambio d’aria sia necessario. Sopra alla
sala prescelta, ne esiste un’altra, ben più capiente, ben più bella E anche
nella zona bar c’è uno spazio ben più adeguato, anche per dialogare, però gli
organizzatori hanno deciso che andava già bene così.
Quindi si è deciso di stipare le
decine di produttori gomito a gomito lungo due lunghissimi piani di lavoro in
una sala troppo stretta, e poi di lasciare entrare a flusso continuo centinaia
di persone che dopo mezzora dall’inizio dell’evento avevano già saturato il
volume d’aria e ogni centimetro quadro di pavimento. Ora, essendo arrivato
presto, con una buona ora d’anticipo, ho potuto far due chiacchiere con alcuni
produttori e bere in santa pace qualche bicchiere prima che la marea umana montasse,
prima che i decibel salissero troppo, prima che gli organizzatori incassassero tanti
piccoli “sette euro” a persona e a bicchiere, prima che l’aria diventasse
irrespirabile; e capire che cosa si stava bevendo diventò a quel punto assolutamente secondario
rispetto al desiderio comune di andarsene.
Non so come sarà organizzato questo
evento l’anno prossimo, però so, io come molti altri con i quali mi sono
confrontato, che l’anno prossimo avrò/avremo già un altro impegno quel giorno,
e i vini li andremo ad assaggiare singolarmente, direttamente dai produttori. Ma
immagino anche che vista dall’altra parte, questa verrà etichettata come una manifestazione
di grande successo di pubblico. E questo è innegabile.
La sala attrezzata per la degustazione: ore 15.00 |
Ore 16.00 |
- gdf 2012 Camogli - |
Che caos ieri! ...
RispondiEliminaAl
mezz'ora di applausi
RispondiEliminaLuca c
Meglio la sagra del pesce fritto
RispondiEliminaSandro
Mi spiace di non aver neppure trovato la voglia di parlare di vino in questo post, ma dopo il giro di una parte dei bianchi ( grande De Battè, in parte Bruna e Andreis) sono stato sommerso dal disagio più assoluto e non ho più trovato l'energia per abbattere la muraglia umana che mi separava dagli altri vini. Neppure un rosso ho annusato.
RispondiEliminabeato chi è riuscito a scappare in tempo e si è concesso un doppio Gin Tonic in riva al mare alla faccia nostra :-)
EliminaS.
Quello che non perdonerò mai agli organizzatori è di avermi rovinato l'appuntamento finale con una Sophie e relativo gin tonic.
EliminaVi aspetto a TerroirVino, se avete tempo e voglia, giornalisti e blogger entrano a ufo: http://www.terroirvino.it
RispondiEliminaCiao, Fil.
Ma anche pagando, basta che si possa respirare ;-)
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