- gdf 2012 -
Ecco! Stava per finire bene la settimana. Settimana in cui l’editore e il produttore mi confermavano l’invito a partecipare al prossimo Salone del Libro di Torino, cosa che non mi permetterà di partecipare ad una festosa manifestazione a base di mozzarella di bufala in provincia di Salerno, ma che ci volete fare, di mozzarelle se ne fanno tutti i giorni, di Saloni del Libro qualcuno di meno. Settimana nella quale dalla Puglia arrivavano sul web due inaspettate recensioni scritte da Luciano Lombardi su Doctor Wine e da Pino de Luca su Il Cannocchiale che mi hanno realmente commosso. Settimana nella quale anche il buon Bruno Gambacorta si è ricordato di me in coda al Tg2, anche se solo per pochi secondi, facendomi comunque sentire quasi come un piccolo Forrest Gump della tastiera. Settimana che però va a finire con questo oggetto nelle mani, intensamente simbolico, perché fatto del medesimo materiale nel quale venne conservato del Krug, il pezzo a cui sono più affezionato. Chissà, forse proprio del 1961. Una spremuta di cervello smontata da questo oggetto che sembra dire dall’alto della sua simbolicità assoluta, ancor più raro di un Musigny di Madame:
Volentieri, posso fare a meno di emozionarmi per i non rari sms biliosi, lanciati da mittenti lontanissimi dal faro ormai, soggetti pieni di ignoranza e di superficialità, che capiscono solo la qualità delle immagini e non quella delle intenzioni; però di fronte a questo oggetto non posso fare a meno di cominciare umilmente a riavvicinarmi ad un foglio di carta liscia senza il tramite di una tastiera e di una stampante. L’emozione sarà sicuramente da brividi. Si, ma che inchiostro ci metto dentro? Tinta Champagne - mi sono già informato – non c’è in commercio; neanche rosè. Ci sarebbe del Burgundy o del Beaujolais. Che faccio? Rischio?
"smettila con quella tastiera e quei programmi di word, torna a riempire una stilografica di inchiostro e prenditi un pezzo di carta, comincia con le aste poi passa alla grammatica e rinnega quella sordida pratica che si chiama copia e incolla. "
Ecrire,
Ecrire pour fixer sa pensée.
Ecrire pour donner à ses reves un terrain de jeu.
Ecrire pour offrire, se livrer.
Ecrire pour rencontrer, partager.
Ecrire c'est vivre!
J'aime ecrire...
Rémi Krug, Reims Juin 2004
- gdf -
Nebbiolo non esiste ?
RispondiEliminaCiao
Vignadelmar
Dolcetto, macchia di più :-)
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