Il neurone centrale, accaldato e addensato, non mi consente altro che fare quattro cose per tirare avanti: 1 . Andarmi a cercare cose già scritte | 2. Andare sopra i 1000 metri a rileggerle a mente fresca | 3. Allungare Barbaresco e Barolo di Bruno Giacosa ad acqua di fonte del Tanaro | 4. Scattare foto sfigate di piatti che in alcuni blog vengono definite artistiche, cioè sfocate sullo sfondo.
"Nel tempo in cui saggezza , cultura e ricchezza parevano andare di pari passo, chi se lo poteva permettere passava l’inverno al mare e l’estate in montagna.
A distanza di oltre un secolo, quell‘abitudine che sembrava consolidata nell’anteguerra è stata ribaltata. Osservo con stupore quanti bipedi “intelligenti” ritengano invece che sia meglio andare dove è più freddo in inverno e dove è più caldo in estate.
Le città bollono di calore e di umidità ma le autostrade incandescenti di traffico sono quelle in direzione mare, dove c’è altro opprimente caldo e spesso è anche più umido, se è vero che l’acqua è umida.
E quando nebbia , pioggia , neve e ghiaccio la faranno da padroni, la direzione privilegiata sarà quella più scivolosa , quella che porta in montagna , alla ricerca dell’esaltazione dei medesimi caratteri climatici.
Sarò strano ma ritengo che l’essere umano residente in clima continentale dovrebbe idealmente vivere a temperature comprese tra i 15 e i 25 gradi e sia quindi meglio per lui trascorrere qualche periodo invernale in Andalusia mentre quando la canicola estiva gli toglierà il fiato partire per le Alpi della Savoia. "
E dopo una lunga passeggiata ed un buon pranzo, un profumo fresco da portare a casa : quello della lavanda d'altura.
C'è un UFO in volo sul Tanaro!
RispondiEliminaBeppe
Belìn! e neanche piccolino
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