Stanchi del solito Prosecchino con retrogusto al big bubble ? E allora ecco che di nuovo si può trovare in Francia un’alternativa di pari prezzo ma con un carattere più definito. Un vino per l’estate ? Le Blanquette de Limoux. Perlage fine ed esuberante, naso citrico e freschezza di fiori e frutta bianca acerba . Grintoso e rinfrescante nella sua semplicità senza pretese di far concorrenza a nessuno Champagne si pone con una fare beffardo e spensierato nei confronti dei costosi flaconi della Marna. Qui c’è dentro Chardonnay e Mauzac, il secondo preponderante ma non marcante eccessivamente sulla classe innata dello chardonnay. Si beve gradevolmente senza porsi tante domande su quanto è lungo o corto in bocca o su quanta salivazione provoca a contatto con il laterale linguale. Perditempo sofisticati astenersi. Assetati accorrere, anche con a fianco una creme de cassis da gocciare per creare un ruffiano kir-cassis.
Questa appellation del sud della Francia ( si trova nel Languedoc Roussillon ) ha una storia lunghissima che parte dal 1500 ed è stata in seguito tra le prime AOC riconosciute in Francia già dagli anni ’30 . Il suo primo pregio è il prezzo veramente ridicolo in rapporto al fatto che si tratta di un Metodo Classico, come si fa nella Champagne ma nonostante ciò si può trovare a molto meno di dieci euro. Ne possono bastare poco più della metà, per soddisfare una fresca e disimpegnata bevuta, come nel caso di questa bottiglia di Sieur D'Arques che mi sono prosciugato in un lampo. - gdf -
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