Appena sboccata, e quindi giustamente inviperita per l’affronto subìto non ne vuole sapere di spiegare il suo dove, il suo come e il perché . Neppure il produttore si esprime più di tanto, anzi, in etichetta quasi per niente, quindi bisogna affidarsi al fine perlage corredato dal giallo paglierino piuttosto intenso e al naso complesso già da subito, a due mesi dalla sboccatura, questa si, questa indicata con discrezione in etichetta, appena incisa lateralmente ton sur ton, quasi dissimulata come fosse un semplice lotto di produzione.
L’esuberanza del perlage e la violenza del bouquet tradisce la matrice chardonnay, proveniente delle vigne del comune di Montegeux, piantate a grande maggioranza chardonnay, quindi verrebbe da pensare a un appuntito blanc de blancs, ma così fosse perché non indicarlo in etichetta oltre alla specifica extra brut? Quindi probabilmente qualche grappolo di pinot noir ci è finito dentro, e una certa complessità olfattiva lo confermerebbe.
In bocca conferma i toni aggressivi , ma che caratterino ! Dilaga solleticando lingua e palato provocando salivazione incontrollabile, più per l’acidità che per la salinità minerale volendo far la punta alla matita, ma così facendo disegna un immaginario futuro pieno di promesse che manterrà. Qualche sensazione retronasale burrosa, un agrumato amaro come un pompelmo, una crosta di pane tostato, ma tutto piuttosto scomposto.
Davvero troppo giovane, troppo presto per stapparlo, difficile anche mangiarci qualche cosa insieme, o anche no, perché alla fine sopporterebbe però con ovvio squilibrio anche un bocconcino di mozzarella di bufala come un crostino con cetriolo fresco e acciuga marinata, ma senza nascondere la profonda irritazione per l’affronto subito.
In enoteca, in Francia, tra i 35 e i 40 euro, rapporto qualità prezzo interessante.
gdf
abbastanza sconosciutocome champagne. dove si trova da noi ?
RispondiEliminaAle
L'hai bevuto a colazione?
RispondiEliminaEd eravate in due ,tu e la bottiglia magari...
Azz.. sono spiazzato, dopo Selosse e tartufo al Sinoira di Costigliole (con Monica e Ezio) mi tocca lavorare per cercarvi quessta chicca. Per voi questo ed altro mes amis, voglio che brindiate bene a queste feste,
RispondiEliminabisous
L
ps L' A-Iuto Trinchero è buonissimo (chardonnay, malvasia e arneis) ma in commercio solo da gennaio..
Al Consorzio di Torino ( http://www.ristoranteconsorzio.it/ ) ce l'hanno, ma penso l'abbiano importato loro.
RispondiEliminami dicono anche Sun Import, a Milano.
RispondiEliminaSun Import?? Importa autoabbronzzanti? :-))
RispondiEliminaMai sentito..
ps oggi Selosse Brut Initial non è stato capito dai ristoratori che mi hanno gentilmente permesso di stapparlo, sboccatora '06 è piu' un vino di uno Champagne, ok pero' sei non sei pronto non sei pronto, come servire uno Chateau Musar Rosso a 12 gradi, "perche' sai in cantina ora fa freddo.."
Saró da da lui tra poche ore...
RispondiEliminaWow, se puoi prendimene un paio di bocce ;-)) e me le lasci brevimano all'uscita del tunnel del Bianco..
RispondiElimina... belle fresche, e un pò sboccate :-)
RispondiEliminaLeggo ora questo post, ma chi ha scritto ciò? Mi piace molto la penna di costui..... Chi è il fautore del giudizio? Il Guardiano del Faro? Chapeau! Mi è piaciuto più il commento che lo champagne, bravo!
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