Fatto sta che la tipicita' e piacevolezza di beva di questo "piccolo" Brunello fa si che si dimentichino in fretta le nefandezze degli anni '90 ed oltre, dove per compiacere l'ego narcisistico di Robert Parker e del mercato Americano, si era arrivati a snaturare un pezzo di storia enologica Italiana.
Se puoi qualcuno vuol farci credere che il sangiovese grosso va tagliato col cabernet, lo syrah od il Merlot per fare il Brunello (Proposte indecenti: un Brunello di Montalcino dal “taglio particolare”) beh fatti suoi, io continuero' a berlo così in purezza e con grande soddisfazione.
Quindi ben vengano i vini di Guerino Florio autentico paladino/conservatore di questo magnifico terroir. Persona garbata e dai toni gentili, mai sopra le righe, educato e fine proprio come cio' che troviamo nelle sue bottiglie..
Ps Guerino perdonami per la scarpa a "semplicemente uva" non era indirizzata a te, ma questa è un'altra storia..:-)))
Ecco la scheda del suo Rosso:
TERROIR, IL LAVORO NEL VIGNETO E LA VENDEMMIA
Suolo: Conglomerato del Pliocene.
Vitigno: Sangiovese grosso.
Estensione del vigneto: 2 ha.
Tipo d’impianto: Doppio cordone speronato.
Densità media ceppi per ha: 3300.
Età media del vigneto: 29 anni.
Produzione media per ettaro: 42/49 hl.
Vendemmia: raccolta manuale 100% con grande selezione dei grappoli.
IN CANTINA
Vinificazione: Diraspatura, pigiatura, macerazione e fermentazione con lieviti naturali in contenitori di piccola e media dimensione (50 hl., 30 hl., 25 hl.) di cemento vetrificato riempite in modo variabile e in quantità opportune che permettono fermentazioni molto lente e molto prolungate a basse temperature. Successivamente, quando il vino si è limpidito, decantando naturalmente, passa in cantina ad affinarsi sulle fecce fini in botti di rovere di slavonia da 25 hl. per 12 mesi. Nessuna chiarifica e filtrazione.
Solforosa totale (SO2): 22 mg/l.
Bottiglie prodotte: 2000
CARATTERISTICHE
Vino rosso dal naso elegante e ben espresso (frutta, miele, animale) e dalla bocca nervosa, piena e fragrante.
ABBINAMENTI
Arrosti di carni, fiorentina alla brace ecc
Abbinamento musicale: a gennaio il nostro "soul traveler" Jono Manson sara' in tour in Italia, io andro' a sentirlo a Torino il 13 al Folk Club a 50 metri dal Ristorante Consorzio, doppietta inevitabile, se qualcuno vuole aggiungersi, its cool to have a soul..
Che il sistema Montalcino non funzioni per noi amanti delle cose buone è evidente. Che sia funzionato bene per molti produttori grazie ad uno dei due uffici stampa più efficaci al mondo insieme a quella de la Champagne è storia. Tra uno scandalo e l'altro poi non so chi beva ancora in Italia Brunelli a certe cifre mentre questo Rosso e l'altro di Palmucci hanno un eccellente rapporto qualità prezzo e una bevibilità spericolata . Quindi innescano la solita domanda che gira nell'ambiente da qualche anno: ma siamo sicuri che il Brunello sia un grande vino da invecchiamento prolungato o sarà forse meglio berlo giovane?
RispondiEliminaBella domanda, probabilmente entrambi..Mi è capitato di bere delle vecchie annate di Case Basse di Gianfranco Soldera, vini splendidi con evoluzioni straordinarie e poi questi giovani Rossi di Palmucci e Florio da bere "pronti via" senza troppe attese ma con gran piacere. Un po' come i Bourgogne Rouge e i Gran Cru, o no?
RispondiEliminayess,più o meno, perchè lassù il manico ce l'hanno in molti ormai. 20 anni fa sarebbe stato difficile anche la ma oggi è tutta un'altra musica. un ultima nota su un Biondi Santi 1970 in cui ho messo il naso recentemente, e di cui preferisco tacere per non far scendere questo blog al più greve torpiloquio :-)
RispondiEliminaacc.. un Biondi Santi '70 così? Bottiglia conservata male o vino che non ha retto gli anni?
RispondiEliminadeviazioni aromatiche assortite le cui migliori erano una puzza di stalla ammuffita con cavallo morto compreso.
RispondiEliminaMizzega che delusione!
RispondiEliminaInvece non vorrei essere tacciato di integralismo o di essere l'ufficio stampa dei "naturalisti" ma guarda caso i tre fuoriclasse del terroir Ilcinese lavorano "pulito", sara' un caso? Credo di no..
Nella maggior parte dei casi anch'io credo che non solo il brunello,ma il sangiovese in generale,dia il meglio nel medio invecchiamento...ovviamente anche da quelle parti c'e' stato un retrofront dal modello yankee e le cose interessanti non mancano,al di la' del trio magnifico citato dal SommelierSempreAlDente
RispondiEliminabuon anno! e buon vino.
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