Ma il fil rouge che collega la giornata sarà il colore rosso, perchè fa freddo, molto freddo, e allora più che gelarsi e graffiarsi la gola con ghiacciati bianchi di dubbia origine, meglio rivolgersi a caldi e avvolgenti abbracci di succhi di frutta a bacca rossa.
La sottile linea rossa ha i suoi buoni motivi per rimanere tale e quale. Ha oggettivamente pochi motivi per cambiare idea o espressione. Chiusa e inespressiva di fronte a tanta bianchezza lattiginosa che non invoglia ad aprirsi, costretta a delegare tutto alla fantasia. Rosso chiama rosso, i sommelier lo sanno, e ormai in Italia sono più degli amministratori condominiali, ma se regna il grigio sarà lei a doversi adeguare, perché anche i toni di rosso non sono tutti uguali, sempre che siano anche veri, lasciatemelo dire, il rosso non si improvvisa!
Ma veri o falsi che siano i suoi toni, di fronte ad un grigio interessante si evolverà a sua volta verso toni aranciati o mattonati, per adeguarsi al piatto del giorno, quel che passa. L’avrete intuito, sto parlando del big dick che ha vinto la giornata , il doppio magnum di Barolo Marcarini Brunate 1988, what else?
Diffidate dal rosso giovane, ruffiano e sfacciato. La sottile linea rossa da giovane è ingannevole, vi farebbe cadere facilmente a terra per una dolorosa facciata, ma così, senza cattiveria, così, solo per perfidia innata perché o è cattiva o è irlandese, amara di zucchero e di malto.
Invece l’italica andrà dapprima tutta sul frutto e sull’esuberanza , ostentativa, due doti che se te le piazza in faccia di sorpresa fai fatica a respingerle .Diversa la mattonata, intanto perché di solito arriva alle spalle e ti colpisce il cervelletto, piano piano, ma con esperta continuità. Il cervelletto con il martelletto. Queste cose un Rossese giovane se le sogna, ci vuole qualche anno sulle spalle per menartelo all’infinito. Senza trucco o con il trucco? E qui vi voglio, perché quel Barolo nel 88 scendeva ancora in cantina sicuramente senza strade asfaltate, ma molto probabilmente incontrando ancora qualche farmacista consenziente.
Parliamo di bibite ? L’aranciata è spesso anche poco effervescente, e come tono è ancora più fasullo, nove su dieci la bottiglia è andata, nel senso del contenuto, si salva il vetro, o come dicevano al generale in Hollywood Party, Signore! Sua moglie sta affogando in piscina! Salvate i gioielli! Invece una su dieci la porterei a casa per sempre, ma poi lo so già, durerebbe poco.
http://www.youtube.com/watch?v=8dHUfy_YBps
gdf
Sottile fil rouge spezzato anche dal bianco candore di quella magnifica treccia di bufala Rivabianca, era squisita, merci Guardien!
RispondiEliminaEffettivamente la barbera rossa mossa non è male nel suo insieme...la barbera rossa ferma meno appariscente ma da valutare...
RispondiEliminafs
Complimenti Guardiano del Faro, sai descrivere fatti e persone con eleganza, ironia senza mai cadere nel volgare.
RispondiEliminaMonica
Il Gdf sembra aver trovato il suo habitat naturale tra gli animali selvatici lontano da Chiaiano.
RispondiEliminaNe vedremo delle belle!
Sempre grande..
p.s. Sa anche essere volgare;-)
tutti molto gentili, ma non è proprio così: il format mi ha un po' spiazzato e metterci mano ha condizionato mooolto il risultato.
RispondiEliminaNon sono contento.
Se riesco a fare amicizia con questo strumento ostile qualche cosa faremo, se invece continua a respingermi avrà vinto lui e lo prenderò per quello che è, come giusto che sia, strumenti o persone.
gdf
...anonimo mi dice, ma sono tre i pc accesi per postare un cz di msg :-) non volgare però
figata!! figata e figata!!! invidio le donne presenti ah!!!
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