Dopo Porthos, arriva PIETRE COLORATE.
Trimestrale indipendente che ispira fiducia solo a guardarlo, dalla carta, dalla forma, dai colori, dalle foto, dalle parole. Leggendolo non è possibile non restarne affascinati e appagati da tanta semplicità espressa con profonda e intensa sensibilità d'animo.
Parla di vino ma non solo, parla di terra ma non solo, parla di persone ma non solo, parla di cultura, ambiente, luoghi, storie, racconti, parla di ciò di cui vorreste sentir parlare.
Tra i vari articoli, come tessere di un mosaico, trovano il giusto spazio le poesie, bella la scelta di stampa calligrafica, altro segnale di un ritorno alle origini, il pennino che fatica a scorrere sulla carta ruvida traccia solchi di memoria così come l’ aratro che prepara il terreno per una nuova semina.
Bella come idea regalo, anche senza aspettare il Natale..
ps la signorina dietro la copertina non è compresa nell'abbonamento ;-)
Da ascoltare leggendo Pietre Colorate lo splendido (e ahimè costoso) cofanetto di John Mellencamp "The Rural Route 7609"
Che il Little Bastard stesse vivendo una stagione di incredibile maturazione e saggezza ce ne eravamo resi conto dall'ascolto delle sue più recenti opere, cominciando proprio dall'apice toccato con Life Death Love and Freedom ma qui sembra raggiungere la sintesi di queste sue aspirazioni, poichè asciuga ogni orpello come ad enfatizzare il senso più profondo delle liriche...
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