sabato 30 agosto 2008

vini dissetanti


Qualche post fa avevo sritto di Camillo Donati, che produce i vini che consumo quotidianamente, vini sani, digeribili, ad un prezzo onestissimo e ne berrei a secchiate. I suoi sono quelli che in Francia chiamano Vins de Soif.
Ora leggo sul blog Vino di Ernesto Gentili e Fabio Rizzari un bellissimo intervento di Giovanni Bietti, una ex grande firma di Porthos, che di ritorno dalla Francia ci parla di tre grandi produttori di Vins de Soif, vini dissetanti, generalmente venduti sfusi.
Sono quei vini  'facili da bere, non da “degustare” ma appunto da bere, vuotando il bicchiere senza troppe cerimonie. Per riempirlo di nuovo, naturalmente.' 
Sempre citando Bietti “Bisogna che il vino sia bevibile, sano, digeribile; in una parola: che sia naturale”. Naturalezza, bevibilità, digeribilità, ossia salute.'
Quanto sopra per questi produttori è la vera risposta, che condivido pienamente, per un rilancio del consumo del vino, che deve diventare un consumo quotidiano. Ovviamente ad un prezzo che non deve superare i 4 o 5 Euro al litro.
Camillo lo sta facendo e molto bene. Se qualcuno conosce altri produttori italiani che corrispondono a queste caratteristiche si faccia avanti, sarei ben lieto di avere qualche altro fornitore di vino quotidiano.


giovedì 28 agosto 2008

fine agosto con Luglio...



Ho avuto il piacere di trascorrere alcune giornate in compagnia di Fabio Luglio, appassionato gourmet (ha visitato, piu' di una volta tutti i migliori ristoranti del mondo!), grande palato ma sopratutto "talent scout" di vini veri/naturali o triple A che dir si voglia. Dobbiamo dire grazie anche a lui se ora riusciamo a deliziarci il palato con "chicche" come l'anjou "les nourissons" di Stephane Bernaudeau (salvatore di un vecchio vigneto di 93 anni) o "la lune" di Marc Angeli (il più integralista, il più "arrabbiato", il più romantico dei vignaioli) oppure il raro ed affascinante vino Georgiano rkatsiteli di Prince Makashvili Cellar solo per citarne alcuni...
Dal canto mio potevo contraccambiare solo facendogli conoscere gli artisti "veri/naturali" di CdM records, e devo dire con grande piacere che Stefano Barotti, Jono Manson, Andrea Marti e Paolo Bonfanti hanno fatto breccia nel "palato musicale" del nostro amico.
Bravo Fabio, avanti cosi'sempre alla ricerca di nuove emozioni, in questo siamo molto simili!

Gli abbinamenti a questo post fateveli voi, io vi ho dato gli ingredienti...

ps nella foto Fabio e' quello a sinistra...

mercoledì 27 agosto 2008

ATTENZIONE

E' da tempo che seguo ed apprezzo la musica di Tom Freund. Ora ha fatto questo disco meraviglioso prodotto da Ben Harper con la partecipazione di Jackson Browne. E poi rifà pure 'Can't Cry Hard Enough' di David Williams e Marvin Etzioni, una delle mie canzoni preferite di sempre.
Per un misero $ 1.oo non fatevelo scappare!!!


Tom Freund - Collapsible Plans

quello che ho lasciato e quello che ho trovato....




le vacanze sono andate. Dopo tanti anni è la prima volta che avrei voluto prolungarle, forse perchè sapevo 'cosa' mi attendeva al rientro. Magari nei prossimi giorni racconterò di qualche bell' incontro estivo, vinoso e non.
Comunque la prima bella cosa del rientro (ma non è la sola) è stato trovare il nuovo disco dei Lambchop 'OH (ohio)'. Vabbè, uscirà il prossimo 7 ottobre ma se siete un po' smanettoni lo si trova già in rete (ovviamente se vi piace poi va comprato!).
Semplicemente splendido, con quella sottile vena malinconica che è la voce di Kurt Wagner, capace di catturarti al primo ascolto. 'A Hold Of You' da sola vale il prezzo, come Kurt approccia il 'soul' è veramente unico. Nel player a fondo pagina trovate il singolo ' Slipped Dissolved and Loosed' ed anche questa non scherza.

In abbinamento: Poggio a' Venti 2002 di Massa Vecchia - perché l'ho bevuto ieri sera con la migliore compagnia possibile, perché volevo andare a trovare Fabrizio Niccolaini e non ci sono riuscito, perché è un maremmano 90% Sangiovese a 10% Aleatico puro e duro, elettrico, nervoso e regala grandi sensazioni, perché è un vino che non viene più fatto ma che ricorderò per sempre. Ahimè era la mia ultima bottiglia!

lunedì 11 agosto 2008

buon Ferragosto e...










...per un bere consapevole se non conoscete il vino che avete ordinato, interrompete un attimo di guardare il panorama (magari il Monte Bianco... ndr) e leggete le informazioni che trovate sulla controetichetta, se sono come quelle in foto non temete state bevendo un vino "naturale" di un vignaiolo "pulito". Complimenti alla Velier di genova a ai suoi Artigiani Artisti Agricoltori (triple A) per questa operazione all'insegna della trasparenza. Mi sorge solo un dubbio, gli altri che non danno queste informazioni sulla bottiglia il vino come lo fann0?...

Buon Ferragosto.

Disco in abbinamento: Richard Hawley - lady's bridge

giovedì 7 agosto 2008

tra vigne e nuvole...


due settimane di break per me, ma tatix sarà presente sul pezzo.
buone nuvole!
..... e l'immagine della mia più recente bella bevuta 'milanese', da ricordare!
con 'Sip The Wine' by Rick Danko

I want to lay down beside you
I want to hold your body close to mine
Like a grape that grows ripe in the sunshine
There comes a time when we must sip the wine

I can tell by lookin ... that you're not mine girl
I believe everything I told you was true
There's a child here that wants to start livin
And you know that this child will get it's start
from me and you

Close your eyes ... and don't you think of nothing
Let your thoughts remain here inside this room
Lay your head beside me on my pillow
And I will share this night with you

We must sip the wine ... till it feels alright
We must sip the wine ... into the night
We must sip the wine ... together ...

lunedì 4 agosto 2008

l'hillbilly music ed il brunello


Billy Bob Thornton è un bel personaggio, integro, tutto d'un pezzo,  Attore, regista e musicista, non sbaglia mai un colpo e mi ha sempre dispensato belle emozioni. Ho anche avuto modo di incontrarlo in un paio di occasioni, la prima in compagnia dell'allora compagna Angelina Jolie, altro merito a suo favore eh eh, che poi non ha retto ed ha pensato bene di accasarsi col fighetto Brad Pitt che gli garantisce sicuramente una vita più rilassata..... ma questa è un'altra storia.
Coerente con il suo carattere Billy Bob ha realizzato un disco di hillbilly music verace con la sua band Boxmasters come non si sentiva da tempo, anche coraggioso direi perché realizzato da un personaggio tanto affermato, quantomeno al suo paese. Il disco è doppio, uno è di canzoni originali l'altro di covers che spaziano dai Louvin Brothers alla Nitty Gritty Dirt Bind, dai Beatles agli Who fino a tradizionals dei monti Appalachi. E il Brunello che c'entra. C'entra perché in entrambi è una questione si di 'gusto' ma fondamentalmente é culturale. Oggi la country music, che non ha un disciplinare da rispettare ed è la musica che vende di più negli Stati Uniti, sta ad un disco come questo come Castello Banfi sta a Biondi Santi. Qui la priorità non é il marketing e i numeri di vendita ma conta prima di tutto il risultato finale, sono usati solo gli ingredienti giusti e tecnologia magari un po' vintage, vince la tradizione (pur aggiornata)  alla faccia dei critici musicali e le radio che trasmettono musica country Parkerizzata; non fai a tempo a finire una canzone che l'hai già dimenticata, tutte uguali, proprio come tanti, troppi vini che piacciono a Mr. Wine Advocate.
Sicuramente la prossima settimana mi farà da colonna sonora mentre mi aggirerò tra le colline toscane per visitare qualche personaggio un po' hillbilly; veri, integri e tutto d'un pezzo proprio come Billy Bob.

PS ogni eventuale riferimento alla cosiddetta vicenda 'brunellopoli' non è casuale

domenica 3 agosto 2008

two gamblers..




Nel mondo musicale (ma non solo in quello) e' difficile riuscire a far collaborare due artisti, sopratutto se molto bravi, subentrano incomprensioni, gelosie e quant'altro a minare un'ipotetico grande progetto. Questo fortunatamente non e' successo con Gamblers, il cd uscito su Club de Musique records scritto e realizzato a quattro mani da quei due fenomeni che rispondono al nome di Paolo Bonfanti e Jono Manson. Ho caldeggiato a lungo questa collaborazione e, con il senno di poi posso dirmi orgoglioso del risultato finale. Il disco registrato a Santa Fe al Kitchen Sink Studio contiene dodici chicche dove i nostri si cimentano in un repertorio vario e stimolante, il rock'n'roll heart e l'anima soul di Jono Manson si intrecciano a meraviglia con la chitarra bluesy di Paolo come il rock'n'roll iniziale di I Want Love e Give it Up While You Got It con il blues fumoso di I'll Throw the First Stone per concludere con la bellissima ballata soulful Hands of Gamblers. Ma la meraviglia delle meraviglie e' stato il tour seguente, la coppia è sembrata veramente affiatata e le canzoni hanno girato a mille, complice probabilmente l'apporto sensazionale di John Popper (Blues Traveler) all'armonica, i pezzi hanno acquistato una vitalità elettrica ed un trasporto micidiale e chi ha assistito ad un concerto di quel tour sa a cosa mi riferisco. I due giocatori d'azzardo hanno giocato un bella mano...speriamo non sia l'ultima!


Vino in abbinamento: Barolo Brunate Le Coste di Giuseppe "citrico" Rinaldi (piu' invecchia piu' diventa buono...)